Myrteza

Pareggio con rammarico: da 2-0 a 2-2 sul campo della capolista

CAVENAGO FANFULLA-LEGNANO 2-2 (0-2)

CAVENAGO FANFULLA: Ballerini, Oddone (1′ st Arodi), Colombi, Laribi, Zanone, Patrini, Fall, Brognoli, Mazzini, Battaglino, Cissè (81′ st Zingari). All. Ciceri.

LEGNANO: Anedda, Ortolani, Scarcella, Bianchi, Bottone, Mele, Myrteza, Trenchev (28′ st Bonomi), Panigada (19′ st Romano), Crea, Grasso (43′ st Marcolini). All. Tomasoni.

RETI: 16′ pt Myrteza, 37′ pt Crea, 6′ st Fall, 45′ st Arodi.

Un tempo a testa, una rimonta subita sul filo di lana e un punto che lascia qualche più di qualche rammarico. A Lodi, sul campo della capolista, il Legnano ha giocato un ottimo primo tempo di intenso pressing, ordinate ripartenze e concretezza, trasformato in un doppio vantaggio grazie ai gol di Myrteza (tiro al volo in allungo su spizzata di testa di Panigada) e Crea su punizione a giro da 30 metri (non impeccabile, nell’occasione, Ballerini).
Per 45 minuti il segno è stato decisamente lilla, una prestazione incoraggiante dopo la delusione con il Lomellina, e di buon viatico per il futuro.
Nella ripresa è uscito il Cavenago Fanfulla, con un forcing intenso che ha fatto soffrire il Legnano, comunque sempre battagliero e pronto a colpire in contropiede. Un errore di Mele ha consentito a Fall di colpire da due passi per l’1-2 che ha riaperto i conti. Sono seguiti i minuti più difficili, con i padroni di casa lanciati all’attacco e Anedda pronto a due autentici miracoli su conclusioni dalla distanza, in particolare su una punizione di Battaglino apparsa praticamente imparabile. I lilla però non hanno mai rinunciato al contropiede, come nell’azione splendida che ha portato Romano, subentrato a Panigada, a concludere sull’esterno della rete a tu per tu col portiere. A pochi secondi dalla fine il pareggio, su mischia da calcio d’angolo, con Arodi che si è trovato la palla sui piedi e ha calciato una fucilata da 5 metri su cui Anedda non ha potuto nulla. Eppure la partita non è finita lì. In pieno recupero l’occasionissima che dà quasi più rimpianti della rimonta subita. Myrteza colpisce la traversa con un tiro cross, la palla finisce a Romano che calcia nell’angolo, dove Patrini si immola sventando di ginocchio, forse con l’aiuto del palo.
Si torna da Lodi dopo una prestazione gagliarda e sofferta ma sicuramente positiva, con i complimenti e il fair play del mister avversario Ciceri (“Il Legnano è una grande squadra con una splendida rosa, è davvero incomprensibile come possa non essere assieme a noi a lottare per il primato”), un punto giusto, un forte rammarico per il doppio vantaggio non sfruttato e una classifica pericolosa, non per la posizione quanto per il distacco dal duo di testa: 9 punti con una partita in più. Ricordiamo che a dieci punti svanisce il diritto di accesso agli spareggi, indipendentemente dal posto in graduatoria. Il Legnano di ieri però può rimontare quanto basta per rientrare, anche perchè è proprio contro le grandi che la squadra si esalta.
Non c’è tempo per rimuginare, domenica al Mari arriva il San Colombano e mercoledì c’è il Cassano in trasferta, poi la trasferta di Saronno: un tour de force che deve rimettere a posto la classifica in chiave play off.
“Abbiamo impostato la giusta partita e tenuto benissimo il campo nel primo tempo – è il commento di mister Tomasoni – Nel secondo tempo loro hanno spinto, ma senza creare troppe occasioni. Il gol li ha rincuorati e ci siamo rintanati troppo, ma siamo stati anche pronti a colpire in contropiede. E il mio rammarico è questo: non averla chiusa, specie sull’opportunità avuta da Romano. La rimonta al 90′ non mi fa arrabbiare: l’ultimo minuto fa parte della partita come il primo. Invece la rabbia me la lascia il fatto di non aver realizzato il terzo gol e non aver tenuto più su la palla”.