Legnano alla dottor Jekyll e mister Hyde: un pareggio sconcertante

ACCADEMIA PAVESE-LEGNANO 1-1 (0-1)

ACCADEMIA PAVESE: Flommi, Dragoni, Mezzadri, Dolce, Filadelfia, Maggi, Dade (17′ st Negri), Baroncelli (47′ st Martino), Pizzini, Guadio, Castoldi (38′ st Cellari). All. Albertini.

LEGNANO: Anedda, Ortolani, Azzolin, Mavilla, Scarcella, Mele, Leotta, Provasio, Panigada, Bonomi (18′ st Trabuio), Myrteza (48′ st De Angelis). All. Rovellini.

RETI: 23′ pt Panigada (rig.), 24′ st Pizzini.

Una partita sconcertante, con il Legnano che ha interpretato perfettamente, purtroppo, dottor Jekyll e mister Hyde. I lilla hanno disputato un eccellente primo tempo, dominando in ogni parte del campo, costruendo azioni e geometrie pregevoli e commettendo un solo errore: quello di non chiudere i conti subito, andando al riposo con un solo gol di vantaggio. Gol arrivato su calcio di rigore ineccepibile guadagnato da Myrtezza, il cui movimento rapido ha costretto Dragoni al fallo. Panigada ha insaccato con un tiro secco alla destra del portiere. I due attaccanti hanno imperversato per tutto il primo tempo, con un Myrteza imprendibile e un Panigada versione spettacolo, come domenica scorsa. Fantastiche due sue discese travolgenti: la prima al 10′, conclusa con un tiro che ha sfiorato il sette, la seconda, memorabile, con un coast to coast di 70 metri, avversari seminati come birilli e una bomba che si è stampata sulla traversa. Al 14′ Panigator era stato atterrato in area in modo a dir poco sospetto. Ma di tutto questo e delle altre azioni costruite dal Legnano nei primi 45 minuti non si parlerà nei prossimi giorni.
A tenere banco sarà quanto successo nella ripresa, quando in campo è entrato il Legnano mister Hyde. O negli spogliatoi il the è stato confuso con la camomilla, o le due squadre si sono scambiate le maglie. Scherziamo, naturalmente, ma è davvero inspiegabile la trasformazione in negativo subita dalla squadra nella seconda frazione. Una spaccatura enorme si è creata tra il centrocampo, soverchiato dagli avversari e non in grado di servire le punte, e l’attacco. Panigada e Myrteza sono finiti soli come stelle vagabonde nell’immensità intergalattica. E a poco è valso il loro tentativo di tornare a conquistare palla. L’Accademia Pavese ha vinto tutti i contrasti e tutti gli anticipi, ha corso il doppio e al doppio della velocità, ha sempre trovato uomini liberi a cui servire la palla e sovente anche sbocchi per concludere. Proprio come il Legnano del primo tempo. Dobbiamo ringraziare un po’ di buona sorte (almeno tre palloni colpiti di testa dai pavesi hanno fatto la barba al palo di Anedda) e il fatto che, con tutto il rispetto, i giocatori di casa non hanno la qualità degli uomini di Rovellini. Il pareggio è arrivato naturale come lo sbocciare dei germogli a primavera: lo ha messo a segno Pizzini, per altro ben contenuto per tutta la partita da un ottimo Scarcella (nella foto assieme al centravanti di casa), migliore dei lilla. Un ponte di testa ha consentito al centravanti di concludere con un piatto sinistro sotto la traversa da 3 metri. Sono seguiti 25 minuti di sofferenza e paura, con il Legnano incapace perfino di superare la metà campo.
Sembrano parole dure, ma basta ascoltare le dichiarazioni del direttore generale Aldo Capocci per capire l’opinione e la delusione della dirigenza lilla. La squadra ha giocato un tempo, molto bene, e poi si è dimenticata di rientrare in campo. Un peccato non perdonabile per una formazione che punta al primo posto: doppiamente grave nel giorno in cui la capolista Busto 81 subisce una manita in casa. Era il momento di approfittarne.