Legnano epico: trionfo nella tempesta di Fenegrò

FENEGRO’-LEGNANO 1-2 (0-1)


FENEGRO’:Varesio, Galletti, Barlusconi (dal 13’ st Boselli), Mikhailovskiy, Bello, Perini, Panzetta (dal 41’ st Scarcella), Tindo, Pizzini, Campus (dal 37’ st Scapinello), Anzano (dal 20’ st De Vincenzi). Allenatore:Broccanello


LEGNANO:Pasiani, Ortolani (dal 20’ st Crea), Miculi, Provasio, Bianchi, Nasali, Foglio, Amelotti, Grasso (dal 38’ st Curci), Borghi (dal 27’ st Brusa), Calviello (dal 22’ st Ronchi). Allenatore:Fiorito
 
RETI:4’ pt Ortolani, 17’ st Pizzini, 35’ st Grasso.

Vittoria memorabile! Un Legnano epico ha espugnato Fenegrò in un’atmosfera da tregenda, con nuvoloni, lampi e grandine proprio negli attimi cruciali dell’intera stagione. La finale dei play off di girone ci consente di volare alle fasi nazionali, a partire da una trasferta lunghissima: domenica 18, nella semifinale di andata, affronteremo il Maia Alta Obermais, formazione di Merano. Ai piedi dello Stelvio i lilla si giocheranno un’altra fetta di promozione, ma è proprio nella grandine di Fenegrò che potrebbe essere sbocciato il Legnano del futuro.

I ragazzi sono stati grandi, non perché abbiano dominato l’incontro in lungo e in largo, ma per il carattere, i valori morali e le mille qualità con cui sono usciti da una situazione difficilissima dopo il pareggio di Pizzini.

Occorreva la vittoria, perché la divisione della posta avrebbe promosso la formazione di mister Broccanello. E a tutti i fantastici tifosi lilla assiepati sulle inadeguatissime tribune di Fenegrò e nel prato, dove i Boys hanno trasformato una rivetta erbosa in una curva da Bernabeu, l’impresa sembrava irrimediabilmente sfuggita di mano quando Davide Pizzini, con una zampata in mischia, ha pareggiato il gol iniziale di Ortolani. Mezz’ora da giocare e dal cielo scendeva di tutto. Nonostante gli ombrelli, le centinaia di supporter del Legnano erano zuppi come pulcini per via dell’acqua e della grandine resa più sferzante dal forte vento. Ma la loro spinta è stata incessante e ha dato alla squadra una carica eccezionale. Fino al capolavoro di Nico Grasso, il gol più importante e uno dei più belli della sua carriera (record che potrebbe battere, ci auguriamo, proprio nelle finali nazionali).

Partiamo dall’inizio: la formazione scelta da Fiorito, con Crea in panchina per via delle non perfette condizioni fisiche, poteva esser letta come un 4-5-1 iperdifensivo. Tutt’altro: o meglio, copertura sì per proteggersi dal duo Anzano-Pizzini e neutralizzare le fonti di rifornimento, ma il tecnico aveva ben altre idee, e i ragazzi le hanno concretizzate: aggressione immediata, intensità e difesa e attacco a pieno organico. Il risultato è arrivato anche prima delle più rosee previsioni, perché al primo affondo il Legnano è andato a segno: palla gagliardamente conquistata da Grasso, percussione di Amelotti, servizio in profondità per Foglio e cross del magico sinistro del capitano sulla testa dell’accorrente Ortolani. Perfetta la schiacciata di Fede: un piacere vederlo tornare ai suoi livelli migliori e riassaporare la gioia del gol, che gli mancava dal suo debutto in lilla a Mede, prima giornata del campionato 2015-2016 (nella foto dei Fedelissimi Lilla la festa dopo il suo gol).

La rete del vantaggio ha scombussolato il copione della partita: il fattore campo si è volatilizzato in un istante e il Fenegrò ha dovuto fare la partita anziché attenderla. All’8’ l’occasione più nitida di tutta la partita per i padroni di casa: Perini ha scagliato un fendente al sette su cui Pasiani ha compiuto un volo prodigioso.

Il Legnano è tornato a farsi minaccioso con un tiro di Grasso parato in modo non facile da Varesio. Di nuovo Grasso, straordinario oggi nel fare reparto e tenere sotto stress la retroguardia di casa, al 20’ ha sfiorato il palo dopo un’azione insistita. Una mischia pericolosa ha messo qualche brivido ai tifosi lilla al 30’, mentre al 43’ i ragazzi hanno chiesto il rigore per un controllo di mano di un difensore del Fenegrò.

A inizio ripresa la nuvolaglia è diventata più plumbea e minacciosa che mai, e ha cominciato a rovesciare scrosci potenti. Al 10’ un tiro di Borghi a fil di palo non è stato trasformato per un pelo in gol da Grasso.

I primi 20 minuti della seconda frazione hanno però visto il Legnano schiacciato dalla pressione del Fenegrò alla ricerca della rimonta. Il pareggio è arrivato su palla inattiva: cross dalla sinistra, palla spizzata e in mischia Pizzini è riuscito a piazzare il piedone vincente.

Il mondo poteva crollare addosso ai ragazzi assieme allo scatenarsi degli elementi, ma qui è sbocciato il seme che il presidente Munafò ha piantato fin dal suo primo giorno in lilla: quello destinato a costruire una squadra capace di essere più forte di tutto. Anche della sfortuna, dei lampi e dei tuoni. Ben inteso: il Fenegrò è una signora squadra con fiori di campioni per la categoria (Anzano, Pizzini, Scapinello, Mikhailovskiy, Panzetta e Tindo sono merce rara in Eccellenza), ma è proprio questo che dà valore enorme all’impresa del Legnano, soprattutto a quegli ultimi venti minuti nella tempesta, condotti con tanto cuore ma non meno testa, gambe, tecnica e polmoni.

I ragazzi non hanno mai smesso di crederci: Provasio al 33’ ha messo di poco fuori di testa. Sembrava un’occasione ottima e difficile da replicare, ma così non è stato, perché Grasso ha confezionato il capolavoro che ha trasformato la brughiera di Macbeth in un solare paradiso tropicale. Nico ha preso palla sulla tre quarti: giunto al limite ha chiesto l’uno due a Foglio. Il capitano ha confezionato il suo secondo assist pescando Grasso in verticale. E’ qui che il bomber ha risolto con il tocco dell’artista: finta, rientro sul destro e palla nell’angolino. Magico, splendido!

A quel punto i nuvoloni si sono diradati dal cielo del :egnano, e perfino la pioggia ha cominciato a scemare fino a fermarsi. I nove minuti di sofferenza finale ci sono stati nelle coronarie dei tifosi, ma non in campo, perché in realtà la difesa, con Nasali al timone, un Bianchi condottiero stellare e un Miculi pronto al salto nel grande calcio, non hanno concesso nulla.

Al fischio finale è esplosa la festa. Il presidente Munafò, raggiante come non mai nel vedere tanti sforzi dare finalmente i frutti sperati, ha avuto un pensiero speciale: la piccola Gaia. “Dedichiamo a lei questa vittoria, sperando che possa riprendersi presto”. Forza Gaia, il mondo lilla è con te.