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Presentazione di Caronnese – Legnano

Il Legnano respira aria nuova e fresca. Mentre il presidente Gigi Cappelletti ha dimostrato chiarezza e concretezza nell’avviare la svolta societaria, culminata nella firma dell’accordo preliminare con Giovanni Munafò, la squadra sta vivendo un’autentica rinascita. Sono arrivate due vittorie consecutive, tre risultati utili, un filotto mai realizzato nella stagione. E i play out di nuovo a tiro: la vittoria nello scontro diretto di domenica contro il Pinerolo ha riacceso speranze reali nella salvezza.

Domani, alle 15, i ragazzi di mister Tomasoni dovranno affrontare il difficile scoglio Caronnese. La squadra rossoblu, seconda in classifica dopo la vittoria corsara a Sesto, è una delle corazzate del campionato. Anche se non ci si deve illudere che tutte le partite siano come quella di Varese, è ancora più vero che questo Legnano è cresciuto moltissimo e può andare a Caronno a cercare punti preziosi. Un’eventuale sconfitta, del resto, non dev’essere presa come un dramma: lo scontro diretto con la Pro Settimo e la volta finale con Bra e Casale renderanno ancora possibile l’impresa, anche perché il calendario delle avversarie nel rush finale è tutt’altro che semplice.

Tomasoni ha avuto molte conferme contro il Pinerolo e negli allenamenti di questi giorni. Non cambierà l’assetto della squadra ma ci sono giocatori che scalpitano e che potrebbero entrare dall’inizio. Parliamo soprattutto degli argentini: Josè Cantarella è una pedina importante del centrocampo, Thomas Perez ha lasciato intravedere i suoi numeri tecnici nei pochi minuti giocati e David Ojeda ha dalla sua l’anagrafe (è un ’97 e questo lo avvantaggia): “L’importante è la prestazione – spiega Tomasoni – La partita è difficilissima ma non dobbiamo andare a difenderci. La difesa della Caronnese va messa sotto pressione, come abbiamo fatto con Varese e Pinerolo. I nuovi innesti hanno indubbiamente migliorato la squadra, la cui fisionomia non cambierà. Ma nella formazione qualche novità ci sarà”.

Arbitrerà il signor Monaldi di Macerata.