Tommasoni

UNA SFIDA SENZA APPELLO

Tutta Legnano spinge la sua squadra. Sarà una trasferta in massa

quella di domenica nella vicina Busto Garolfo.

I tifosi lilla faranno registrare il pienone allo stadio Battaglia. Le ultime sette giornate di campionato sono state ognuna una finale, ma la madre di tutte le partite dell’anno, quella secca dei play out per la salvezza, è quella contro la Bustese.

Il Legnano viene da un fantastico e impensabile ciclo di cinque vittorie e due pareggi.

Se il campionato fosse cominciato sette giornate fa, sarebbe davanti a tutti. Alzi la mano chi non avrebbe messo la firma per giocare un play out da quartultimi. Sarà dura, contro un’altra squadra molto in forma come i granata, soprattutto perché i padroni di casa possono contare su due risultati su tre. Non dovrebbe incidere invece il fattore campo, perché i tifosi lilla lo ribaltano in qualsiasi trasferta, e perché la squadra ha mostrato un rendimento più alto lontano dal Mari (le ultime tre partite esterne sono state altrettante vittorie contro corazzate come Varese e Caronnese e sul difficile campo del Bra).

Mister Tomasoni, però, non crede

Tommasoniche questo aspetto venga annullato: “Che i nostri tifosi ci facciano sentire a casa ovunque è una meravigliosa realtà. So che sugli spalti loro la partita la vinceranno. Ma sarà il campo a dire chi si salva: giocare in casa è anche l’abitudine ad allenarsi sul terreno, il conoscerlo a menadito. Certo, non è questo il vantaggio vero, ma i due risultati su tre. Non penso proprio che la Bustese faccia l’errore di entrare in campo per accontentarsi del pari. E anche se l’obbligo di vincere garantisce che i nostri ragazzi entreranno con la massima concentrazione, è anche vero che chiunque preferirebbe giocare con il vantaggio della Bustese”.

Da dove verranno i pericoli maggiori? “La Bustese sta molto bene. I pericoli principali vengono dal collettivo e dalle tensioni che una partita del genere si porta dietro. Chi le gestisce meglio probabilmente vincerà. Non nascondo certo i valori individuali. Plumbaj nel ritorno ha avuto la media realizzativa più alta del campionato, Panigada e Mavilla sono altri due giocatori molto pericolosi. Naturalmente anche noi abbiamo valori e meriti, e dovremo contrapporli ai loro. Dovremo prima di tutto essere squadra. E’ questa la strada per vincere. E se vogliamo compiere un miracolo sportivo che passi agli annali, dobbiamo portare a casa la vittoria e basta”.

Che partita si aspetta? “Ritmi altissimi nei primi 10-15 minuti, poi il caldo condizionerà le squadre e sarà fondamentale saper gestire le energie. Questo e l’aspetto mentale saranno decisivi. E’ il motivo per cui abbiamo lavorato sulla testa più che sulle gambe”.

Quale formazione schiererà?

“L’undici in campo ricalcherà quello che ha vinto contro il Casale.

Il dubbio fondamentale è Rovrena. Sta stringendo i denti, si allena a parte, è un vero lottatore. Ma viene da una lussazione alla spalla e quindi non sarà facile recuperarlo. Se non ce la facesse abbiamo Cochis, che col Casale ha fatto molto bene, ma anche Tomei, Testini e Perucca, che sono i tre centrali di ruolo e che mi hanno dato convincenti risposte in allenamento.  Mancherà sicuramente Cantarella, che ha un principio di pubalgia. Sicuri del posto sono Houehou, Paroni, Mele, Balconi, Bolis, Provasio, Laraia, Felipe e Perez. L’undicesimo dovrò deciderlo tra Hazah e Pelucchi”.

Il Legnano si affida alla potente “cazzimma” messa in mostra nel miracoloso recupero delle ultime giornate, e sui suoi due spacca partita: il bomber Felipe, 10 gol in un girone, e il folletto Laraia, imprendibile per le difese (ne sanno qualcosa Bra e Casale). La loro splendida forma può fare la differenza. Senza dimenticare che in un incontro secco basta un giro del vento a capovolgere le sorti.