Un Legnano scintillante cala la “manita” a Mariano

MARIANO-LEGNANO 0-5 (0-3)

MARIANO: Comi, Sironi (38′ st Lazzarin), Bianchi, Trabattoni, Casartelli, Malvestiti (38′ st Asnaghi), Iacopetta, Loew, Milazzo, Giugliano, Gualandris. All. Battistini.

LEGNANO: Cotardo, Curci, Foglio (33′ st Amelotti), Fautario (22′ pt Giglio), Bianchi, Nasali, Crea (42′ st Giardino), Papasodaro, Berberi (28′ st Grasso), Calviello, D’Onofrio (21′ st Ortolani). All. Erbetta.

RETI: 28ì pt Foglio, 38′ pt Berberi su rig., 40′ pt Giglio, 20′ st Crea, 41′ st Grasso.

Il Legnano sboccia in un piovoso pomeriggio di novembre. La squadra che si attendeva da inizio anno, quella che mister Erbetta aspettava con l’arrivo delle maniche lunghe, si è finalmente presentata ai suoi tifosi in tutto il suo fulgore. Nessun trionfalismo, nessun proclama, perché la manita servita al Mariano a nulla servirà se non sarà seguita da una continuità di risultati e di gioco. Ma la vittoria di oggi, che si spera sia una svolta, certamente è un’iniezione di fiducia e una dimostrazione di ciò che questa rosa può realizzare. Il tutto al netto dell’enorme differenza di spessore tra i lilla e il Mariano e di un squadra avversaria rimaneggiata.
E’ la testa a guidare ogni cosa nel calcio: lo si è visto oggi quando, acquisito il risultato, la sicurezza, oltre che l’atteggiamento remissivo del Mariano, ha consentito agli uomini di Erbetta di esprimere tutta la loro ricchezza tecnica. L’allenatore lilla ha operato due cambiamenti, tenendo in panchina Giglio e Ortolani, i due elementi che apparivano più bisognosi di ricaricare le pile. L’ironia del destino ci ha messo lo zampino: l’infortunio di Fautario ha costretto Erbetta a schierare Giglio già al 20′. Il centrocampista voluto proprio da Erbetta è apparso un giocatore trasformato dopo le ultime uscite. Si è rivisto anche un giocatore importante: Papasodaro, davvero prezioso nel dare sostanza al centrocampo.
Ma al di là dei cambiamenti apportati da Erbetta, il fattore decisivo è stato l’atteggiamento: un Legnano aggressivo, sempre primo sulla palla, sempre vincente nei contrasti, veloce nel far girare la sfera e aprire il gioco sulle ali. E quindi con i tempi e gli spazi giusti per esprimere geometrie non di rado brillanti (un esempio su tutti il gol di Grasso). La partita è durata circa mezz’ora. Le occasioni sono iniziate subito, ma il Mariano ha tenuto il risultato nei binari dell’incertezza fino al 2-0. Al 1′ Crea è andato vicinissimo al vantaggio mettendo fuori da ghiotta posizione su passaggio di Berberi. Al 3′ un brivido: Loew, il migliore dei padroni di casa, ha sfiorato il palo di testa su cross dalla destra. Al 9′ D’Onofrio ha calciato a botta sicura, ma un difensore si è immolato deviando in angolo. Al 24′ le prove del gol: Nasali, su corner di Crea, ha incornato verso la porta dove si era aperto un varco enorme, la palla ha però sfiorato la traversa.
A spaccare la partita è stato ancora una volta lui, l’idolo della tifoseria lilla, Valerio Foglio, pronto a raccogliere e insaccare un pallone calciato in realtà in modo goffo dall’ottimo Calviello. Dieci minuti dopo, Foglio l’ha chiusa definitivamente guadagnandosi un rigore con una delle sue incursioni in area. Avrebbe dovuto tirare Crea, ma Berberi, dimostrando un coraggio da leone, ha voluto calciare per cancellare l’errore di Solbiate: questa volta la palla è stata imparabile alla destra di Comi, che pure aveva intuito. Tutto, da qui in poi, è stato sul velluto. Tempo due minuti e Giglio ha fatto il tris con una punizione da 30 metri: il pallone, rimbalzando sul terreno viscido, ha ingannato Comi, apparso non impeccabile. L’episodio, oltre a dare al punteggio i risvolti della goleada, è servito a sbloccare mentalmente Giglio, da lì in poi assoluto protagonista. A inizio ripresa il Mariano ha provato timidamente a riaprirla con due buone conclusioni da fuori, che però non hanno centrato lo specchio. Avrebbe mneritato il gol l’imperiosa ripartenza innescata da Giglio per Crea, che però si è visto deviare in angolo il tiro da Comi. Subito dopo Nasali ha concluso al volo trovando Comi pronto al miracolo. Al 14′ anche Cotardo ha violuto lasciare la sua firma sulla partita, impedendo a Giugliano, con un ottimo intervento , il gol della bandiera. Da lì in poi solo Legnano, con due occasioni per Papasodaro e il magnifico poker griffato Crea, con un tiro dal vertice destro dell’area che si è insaccato nell’angolo lontano. Al 41′ il gioiello: una meravigliosa azione di prima con scambi veloci, servizio in profondità di Crea, cross di Curci e gol di prima intenzione di Grasso. Da spellarsi le mani. Ancora Grasso e Amelotti hanno quindi fallito trer facili occasioni per il sesto gol.
Abbiamo recupetato due punti su Busto 81, Varese e Castellanzese: bene, ma non bisogna far calcoli adesso. Occorfre concentrarsi sulla prossima paartita, importantissima: al Marti arriva l’Accademia Pavese, che ci precede in classifica. E’ l’occasione per scavalcarla e rosicchiare altri punti a Castellanzese e/0 Varese, impegnate nello scontro diretto. La reazioen che ci si attendeva c’è stata, il vero campionato comincia oggi.
(Nella foto dei Fedelissimi Lilla: Bianchi, Berberi e Nasali festeggiano dopo il 5-0).