Ettore Provasio

Un pareggio che sta stretto

Ettore ProvasioUn pareggio con l’amaro in bocca per un ottimo Legnano, forse il migliore della stagione. I ragazzi di mister Tomasoni hanno offerto una prestazione tutta grinta e concentrazione, con una disposizione compatta e scambi veloci e spesso pregevoli. Per il gioco sviluppato i lilla avrebbero meritato la vittoria, ma non va dimenticato che per l’ennesima volta si piangono il solito errore fatale sul gol avversario e la scarsa propensione a trasformare in conclusioni e occasioni la consistente mole di lavoro. E ci sarebbe stata l’ennesima sconfitta se Rhidje Houehou non si fosse immolato all’ultimo minuto per fermare un avversario lanciato a rete.

Due punti persi, non c’è dubbio. Forse fatali. C’era l’occasione d’oro per accorciare su tutte le avversarie (pareggio per la Bustese e nello scontro diretto Pinerolo-Pro Settimo), ora servirà un’impresa ancora più grande. Tomasoni ha schierato la squadra con un cambiamento tattico: un 4-4-2 con Mele e Tomei centrali, Paroni e Balconi sulle fasce, centrocampo con Cantarella e Provasio in mezzo, Hazah e Bolis esterni, e attacco con Adici prima punta spalleggiato da Johnny Laraia. Assenti Rovrena per squalifica e Felipe per un leggero infortunio.

Poche le emozioni, ma solo perché il Legnano, che ha morso le caviglie ai pavesi per 90 minuti, ha dimostrato una forte allergia al tiro. Prestazione collettiva da sottolineare, con un plauso speciale a Bolis, per la rete e la prestazione gagliarda, e a Momo Hazah, uomo tutto campo che ha strappato spesso applausi al pubblico lilla. Proprio un’azione caparbia del centrocampista egiziano, che ha pressato il portiere Cizzi su una palla su cui era in ritardo, ha consentito a Bolis di insaccare a porta vuota.

Purtroppo, a inizio ripresa, un cross su palla inattiva ha visto un appoggio di testa a centro area su cui Zemide si è trovato solissimo e non ha faticato a insaccare. Una pecca cronica del Legnano di quest’anno, su cui mister Tomasoni dovrà lavorare. I ragazzi hanno continuato a giocare con la stessa intensità, senza trovare però conclusioni pericolose e sprecando molte palle preziose sul più bello. Una conclusione al volo di Cantarella stava per trasformarsi nel gol più memorabile visto al Mari negli ultimi dieci anni, ma un difensore rossonero ci ha messo la testa respingendo il pallone. Le conclusioni acrobatiche sembrano un numero nelle corde del giovane argentino. Un’arma in più per cercare la rete.

Tomasoni ha sottolineato la soddisfazione per la prestazione e il rammarico per le lacune e l’occasione persa

“La prestazione mi dà grande fiducia, ma sono due punti persi. Lo avete visto tutti: tanto gioco ma non tiriamo. E ricerca troppo insistita del gioco sulle fasce. Certo che è fondamentale, ma non dobbiamo trascurare le azioni centrali: un dato che fa riflettere è che, nonostante la pressione esercitata, non abbiamo guadagnato nemmeno una punizione dal limite. E quando arriviamo lì, perdiamo lucidità. Comunque un plauso ai ragazzi perché mi hanno dato le risposte che volevo sul piano del gioco corale e del carattere”.