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Foglio, gol al primo pallone e quaterna lilla

LEGNANO-ALCIONE 4-0 (0-0)

LEGNANO: Cotardo, Ortolani, Fautario (41′ st Giardino), Calviello, Bianchi, Nasali, Borghi (40′ st Frau), Giglio (26′ st Amelotti), Berberi, Grasso (13′ st Foglio), D’Onofrio (1′ st Crea). All. Erbetta.

ALCIONE: Angeleri, Radaelli, Locatelli, Remuzzi (38′ st Olivero), Braga, Mangiarotti (33′ st Antionelli), Linati (23′ st Adorni), Coppini, Villa, Orlandi (32′ st Rossi), Pallavicini. All. Pizzi.

RETI: 9ì st Berberi su rig., 15′ st Foglio, 36′ st Nasali, 44′ st Frau.

A Legnano sboccia il QuadriFoglio. Poker di reti nel giorno del grande ritorno: dopo dieci anni Valerio Foglio si è rimesso la maglia lilla e ha calcato nuovamente l’erba del Mari. La sua classe spaventosa, il destino, il caso, una regia soprannaturale, o forse tutte queste cose assieme, hanno deciso di regalare un momento di poesia pura: Valerio è entrato tra applausi scroscianti e commossi al 13′ della ripresa, sollevando la polvere del Mari, con il pubblico in attesa del suo primo simbolico tocco di palla. Neanche il tempo di pensarci e, per dirla con Dante, “all’alta fantasia qui mancò possa”, cioè l’ineffabile: lancio lungo per Berberi, bravissimo a stoppare e difendere palla, tocco sulla destra per un giocatore arrivato da chissà dove, tiro di prima e palla nel sacco. Quel treno di classe è Valerio Foglio, Foglio Express, Valerio Magno. Il Mari incredulo esplode: pratica chiusa.
Però c’è stato da patire prima dell’apoteosi. Nel primo tempo il Legnano, dopo dieci minuti iniziali di grande pressione ma zero occasioni, si è addormentato, spettinando il proprio ordine tattico e lasciando ampi spazi in contropiede all’Alcione. La vittoria larga ha molti padri, ma uno di questi, e ci fa un piacere enorme, è Simone Cotardo, autore di due miracoli che hanno salvato il risultato sullo zero a zero. Il tabellino comunque è eloquente: al 20′ salvataggio di Nasali su una palla sanguinosa persa da Calviello; al 32′ Pallavicini solissimo in fuga si è visto parare il tiro a tu per tu da Cotardo, bravissimo a rimanere in piedi prima di deviare di piede; al 37′ staffilata di prima di Villa dal limite e volo eccezionale di Cotardo a deviare in angolo; al 44′ Villa sottomisura ha sprecato fuori. Il Legnano ha risposto solo con un colpo di testa di Bianchi di poco alto al 25′ e con una punizione di Grasso deviata da Angeleri al 41′. L’Alcione avrebbe meritato il vantaggio, ma Cotardo ha fatto la differenza.
Ci si attendevano cambi negli undici e soprattutto nell’atteggiamento. Più che cambi sono state rivoluzioni copernicane. Crea è entrato e ha spaccato la partita: al 5′ con un tiro da fuori ha costretto Angeleri a una colpo di reni per deviare la palla sulla traversa; al 6′ Berberi ha concluso di poco fuori di testa. All’8′ ancora il Mago ha imbeccato Grasso: bello il tiro dal limite ma bravissimo Angeleri a distendersi sulla destra e deviare. Al 9′ il gol che ha fatto crollare il castello: Crea ha puntato e saltato secco Orlandi in area. Il numero 10 ospite lo ha steso a pelle di leone. Rigore solare che Berberi ha realizzato di freddezza. Il Legnano ha insistito: al 12′ ancora Grasso ha sfiorato il palo. Quindi il momento perfetto. Grasso lascia il posto a Foglio, e avviene l’impensabile. Al 19′ timido tentativo dell’Alcione con Remuzzi al tiro e parata di un Cotardo oggi apparso sicuro in ogni dettaglio. Al 35′ ancora Crea ha cercato il meritatissimo gol personale con un’azione travolgente sventata da un miracolo di Angeleri. Ma Foglio, dopo essersi preso il sogno, si è preso anche il finale. Al 36′ ha giostrato palla sul vertice destro dell’area con una naturalezza disarmante. Uno sguardo all’area e pennellata michelangiolesca sulla testa di Nasali, elegante nell’insaccare di testa in torsione. Al 44′ Foglio ha avuto un’ispirazione paterna per mandare in gol il giovanissimo Frau: penetrazione in area dal fondo e cross basso per il baby lilla. Prima conclusione sul portiere ma ribattuta in gol a porta ormai sguarnita.
“Che emozione – sono state le prime parole di Valerio Foglio – Ho pensato per una settimana a come sarebbe stato, ma la realtà ha superato anche il sogno più bello. Al primo pallone ho potuto subito tirare, neanche un gran tiro, ma è venuto fuori un bel gol. Sono contento perché i ragazzi mi hanno accolto benissimo: è anche merito loro. Adesso godiamoci questa vittoria e da martedì pensiamo alla Sestese”.
“La pagnotta è dura per tutti – ha commentato Erbetta – Le vittorie sembrano facili dopo, ma guardate i risultati oggi e la fatica che abbiamo fatto. Nel primo tempo non siamo stati all’altezza: all’intervallo ho detto ai ragazzi che bisognava cambiare ritmo. Se l’Alcione fosse passato in vantaggio non ci sarebbe stato niente da dire, così come se noi avessimo segnato qualche gol in più. La società mi ha messo a disposizione una Ferrari, ma anche la Ferrari qualche volta viene superata da Hamilton. Per evitare che questo avvenga bisogna lottare. Nessuno vince senza dare il massimo”.

Legnano bello ma non concreto, vince il Fenegrò

FENEGRO’-LEGNANO 3-1 (2-1)

LEGNANO: Travaini, Roma (33′ st Calini), Arrighi (23′ st Lazzati), Gentile, Poerio (19′ st Galbiati), Miculi, Cagelli (28′ st Di Davide), Trenchev, Brusa, Cipullo, Frattini. All. Invernizzi.

RETI: 1-0 al 3′ pt, 2-0 al 12′ pt, Cagelli al 14′ pt, 3-1 al 35′ st.

Peccato. I ragazzi di mister Invernizzi (nella foto) tornano da Fenegrò con un risultato troppo severo e dopo una prova di spessore, purtroppo non corredata dal necessario cinismo sotto rete. Non si possono togliere meriti al Fenegrò, che invece il cinismo l’ha nel dna, oltre a notevoli doti atletiche. Ma proprio l’aver comandato il gioco per lunghi tratti contro una delle favoritissime, senza mai mollare nemmeno sotto di due reti, è ciò da cui bisogna ripartire. L’inizio del torneo, del resto, è stato ottimo per la nostra Juniores, in tutti i sensi.
A Fenegrò si è messa subito in salita: in avvio l’arbitro ha fischiato il fallo su un retropassaggio al portiere. Sul calcio a due in area i nerazzurri sono stati bravissimi a trovare l’angolo impossibile. Il Legnano ha provato a rimetterla in piedi, ma su un calcio d’angolo a favore ha subito una ripartenza fulminante che ha portato al 2-0. Qui sarebbe stato facile sbracare, invece no. La reazione dei ragazzi lilla è stata immediata e convicnente. Una bella veticalizzazione di Trenchev ha trovato Cagelli pronto a tagliare sul portiere e a superarlo con un pallonetto perfetto. Gran gol. Il Legnano ha tenuto bene il campo, ma la prima frazione si è chiusa sul 2-1.
Nella ripresa i giocatori di Invernizzi hanno preso in mano la partita: il portiere del Fenegrò ha neutralizzato due ottime occasioni di Cagelli. Tra l’altro, anche il Legnano ha usufruito di un calcio a due in area per retropassaggio, sprecando però la punizione sulla barriera. A pochi minuti dal termine, su una pallavbin uscita da corner, i padroni di casa hanno trovato il 3-1, chiudendo la partita, anche se il Legnano non ha mollato nemmeno sotto di due reti.
“Dobbiamo essere più concreti – è il monito di Invernizzi – giochiamo, creaimo, ci specchiamo perfino, ma non segnamo in proporzione. L’avversario ha vinto sfruttando i nostri errori più che per il gioco creato, ma non ha certo rubato nulla. Il 3-1 ci punisce troppo, ma la prestazione dei ragazzi mi è piaciuta”.

Grasso-Calviello-Berberi: il Legnano cala il tris in Lomellina

FERRERA ERBOGNONE-LEGNANO 0-3 (0-1)

FERRERA ERBOGNONE: Khudyy, Cavuoto (1′ st De Spa), Battista, Tambussi, Dolce, Contiero (30′ st Paone), Vitale (6′ pt Lucente e dal 32′ st Skenderaj)), Giardina, Anelli, Pelli (1′ st Mullici), Marcinno. All. Pisani.

LEGNANO: Cotardo, Ortolani, Arrighi (9′ st Fautario), Calviello, Bianchi, Nasali, Crea (7′ st Borghi), Giglio (11′ st Amelotti), Berberi, Grasso (29′ st Papasodaro), D’Onofrio. All. Erbetta.

RETI: 27′ pt Grasso, 23′ st Calviello, 49′ st Berberi.

Legnano corsaro nella Bassa. Tra i campi della Lomellina i lilla hanno vinto e convinto: i tre punti erano un must da ottenere a tutti i costi. I ragazzi di Erbetta lo hanno fatto in modo ottimale, comandando e controllando l’incontro dall’inizio alla fine, anche se restano alcuni passi da fare per vedere la squadra al top. Grande attesa destava il possibile debutto di Fautario: Erbetta lo ha inserito al 9′ del secondo tempo al posto del giovane Arrighi, autore di una prestazione encomiabile. Fautario ha chiaramente cambiato passo allo sviluppo della manovra sulla fascia sinistra, e se il buongiorno si vede dal mattino, i tifosi lilla possono stropicciarsi le mani.
Erbetta ha schierato la difesa a quattro con Arrighi al posto dello squalificato Curci. A centrocampo Giglio dall’inizio di fianco a Calviello, forse il migliore in campo. A D’Onofrio, Crea e Grasso il compito di inventare e innescare Berberi. Rispetto alle solite scintillanti prestazioni, proprio Crea è sembrato un po’ sotto tono, mentre per Grasso (con Berberi nella foto scattata dai Fedelissimi Lilla) si trattava di una partita particolare di fronte al suo passato, nello stadio dove nelle scorse stagioni ha segnato valanghe di gol. Nico è stato decisivo per spaccare la partita, prima con una traversa piena dal limite, poi con il bellissimo gol del vantaggio: dopo aver rubato palla a centrocampo, si è involato in solitaria fino alla porta, infilando Khudyy in uscita. Nella ripresa è andato a corrente alternata, sbagliando qualche passaggio di troppo e mangiandosi un gol incredibile dopo aver saltato il portiere, ma anche tenendo in costante allerta la difesa di casa.
La partita era iniziata subito nel segno dei lilla: su una punizione di D’Onofrio, Robocop Bianchi aveva staccato imperiosamente di testa, stampando la palla sulla traversa e poi sulla riga. La differenza tecnica tra le due squadre è stata evidente dal primo all’ultimo minuto, ma va dato onore al Ferrera di aver messo in campo tutto e di avere a tratti approfittato dei cali di tensione del Legnano per sviluppare buoni dialoghi in mediana. Gli uomini di Erbetta hanno sempre dato la sensazione di poter decidere l’esito della partita accelerando i ritmi, cosa non sempre facile con 30 gradi fuori stagione e un terreno di gioco di dimensioni mignon. Rischi zero per Cotardo, tranne una smanacciata su cross dalla destra nei minuti di apertura.
Nella ripresa Pisani ha cercato di cambiare le cose con una girandola di cambi. A brevi tratti il Ferrera ha manovrato meglio del Legnano, rimanendo tuttavia sterile in fase offensiva. E quando i lilla hanno deciso di chiuderla l’hanno chiusa. Ci ha pensato Calviello al 23′, con un fendente all’incrocio da 20 metri. La difesa avversaria ha commesso l’errore di lasciargli prendere la mira, un invito a nozze per un fromboliere come Jacopo. Il suo tiro è stato spettacolare e imparabile.
Da fuori il Legnano ci ha provato altre tre volte: due con Amelotti, un tiro parato e uno a fil di palo, e una con Papasodaro, su cui Khudyy si è superato deviando in angolo con un volo plastico. Da sottolineare la prestazione di Berberi, tutta sacrificio e servizio alla squadra. Il bomber, forse è questa una delle pochissime note negative di una giornata tutta gloria, non è mai stato innescato nel migliore dei modi, ed è spesso tornato a prendere palla sulla sua tre quarti e ad aiutare la manovra. Troppi, infatti, sono stati i cross fuori misura. Ma il servizio che Oltjan aspettava è arrivato al 94′, e lui non lo ha sprecato: controllo al volo, doppio dribbling e gol. Giusto la ciliegina che mancava sulla gustosa torta lilla.
“Il risultato ci premia anche troppo – è il commento di mister Erbetta – perché il Ferrera ha onorato l’impegno giocando bene, mentre noi eravamo poco brillanti sulle gambe. Devo fare i complimenti ai nostri avversari. Questo non significa che non abbiamo avuto la partita in pugno: abbiamo dominato nella qualità e nelle occasioni, dimostrandoci nettamente superiori tecnicamente. Siamo molto soddisfatti, ma sappiamo che dobbiamo migliorare ancora tanto”.

Legnano mai domo: i lilla in dieci riacciuffano il Fenegrò

LEGNANO-FENEGRO’ 2-2 (0-0)

LEGNANO: Cotardo, Ortolani, Curci, Calviello, Bianchi, Nasali, Amelotti (40′ st Giardino), Papasodaro (15′ st Giglio), Berberi, Crea (10′ st Grasso), D’Onofrio. All. Erbetta.

FENEGRO’: Varesio, Scarcella, Cassina, Borghesi, Bello, Tindo, Panzetta, Guaita (17′ st Fabuzzo), Pizzini, Scapinello (37′ st Melesi), Anzano (48′ st De Vincenzi). All. Broccanello.

RETI: 1′ st Papasodaro, 24′ st Anzano, 36′ st Scapinello, 43′ st Grasso.

Il Legnano riprende il risultato in dieci, sfatando e anzi ribaltando la “maledizione Cesarini” che l’aveva condannata due volte in Coppa. Il tutto contro una delle assolute favorite, se non la favorita numero uno del torneo: l’ambizioso (giustamente) Fenegrò. Un sunto che basta a meritare ai ragazzi di mister Erbetta il ringraziamento del Mari e sinceri apprezzamenti per il carattere dimostrato. Un big match tra due pretendenti alla vittoria finale arrivato forse troppo presto, quando entrambe non hanno ancora raggiunto il top della forma e dell’intesa. Sarà curioso rivedere questo incontro al ritorno, a meccanismi perfettamente oliati.
La partita ha attraversato diverse fasi, e bisogna ammettere che nel percorso testè accennato il Fenegrò è ancora leggermente davanti al Legnano. I lilla, però, hanno margini di muiglioramento più ampi, il che deve indurre tutti a un cauto ma fondato ottimismo: la squadra allestita dal presidente Munafò e dal ds Salese ha grandi qualità da esplorare e carattere da vendere in quantità industriali. La sofferenza oggi è stata parecchia, le situazioni difficili anche. Ma il Legnano ne è uscito con pieno merito.
Nella prima mezz’ora è stato quasi solo Fenegrò, con il centrocampo lilla che ha faticato a prendere i tempi, a leggere le linee di passaggio e a effettuare i movimenti giusti: un pericolosissimo tiro sibilante di Scapinello, il colpo di testa di poco alto di Cassina sul conseguente corner e almeno due pericolosissimi traversoni sfrecciati a pochi centimetri dal palo sono finiti nel nulla anche grazie a una piccola dose di buona sorte. Il Legnano si è fatto vedere al 20′ con un colpo di testa di Berberi che ha tolto la polvere dal palo alla sinistra di Varesio, facendo urlare al gol. Da lì il Legnano ha cominciato a prendere le misure fino a giocare un buon quarto d’ora finale. Ed è stato il Fenegrò a correre il rischio maggiore, su una splendida geometria di Ortolani sulla destra chiusa da un’incornata a botta sicura di Berberi su cui Varesio ha dovuto superarsi.
Nella ripresa, emozionante e spumeggiante, è rientrato subito un altro Legnano. Nemmeno il tempo di battere il calcio d’inizio e una triangolazione ha lanciato Curci sul fondo: cross perfetto per Papasodaro che ha insaccato al volo. Lilla veloci e decisi, e vicini al gol prima con Amelotti da fuori (al 13′) e soprattutto con Giglio che ha sprecato di testa un cross meraviglioso del sempre splendido D’Onofrio. Purtroppo il calcio ha dettato la sua legge: “gol sbagliato gol subito”. Dura lex sed lex: Anzano, imbeccato poco dentro l’area da un passaggio di Scarcella appena sporcato da un compagno, ha lasciato partire un tiro che, per esecuzione, non finirà al Louvre, ma che, complice una pesante incertezza di Cotardo, è finito in fondo al sacco.
Come non bastasse, è arrivata la doccia fredda che avrebbe steso un elefante: una ripartenza ha costretto Curci a un furiosa rincorsa su Fabozzi, chiusa da una spallata che l’arbitro ha punito, clamorosamente, con il rosso diretto. Curci non era ultimo uomo, il fallo non era duro e Bianchi e Nasali erano pronti a chiudere. Legnano in dieci, mentre lo stesso arbitro non aveva punito la gomitata su D’Onofrio a inizio partita, testimoniata dal volto insanguinato dell’esterno lilla.
Una squadra senza gli attributi sarebbe affondata, ancor di più pochi minuti dopo, quando Scapinello ha fatto partire dal limite un tiro precisissimo ma non potente, che si è infilato colpendo il palo interno. Nove minuti, sotto di un gol e con uomo in meno. Ma è qui che il Legnano ha dimostrato di avere sette vite. Al 43′ D’Onofrio sulla sinistra ha guadagnato una punizione defilata. Si è incaricato di batterla Grasso, con un tiro cross potente e velenoso a rientrare. La palla, forse spizzata da un difensore nerazzurro, ha beffato Varesio. Un 2-2 meritato contro un signor avversario, un nuovo passo verso la piena maturità di una squadra lilla piena di promesse (nella foto dei Fedelissimi lilla, l’esultanza dopo il pareggio).
A livello di singoli, benissimo Bianchi, Nasali e D’Onofrio. Sui gol non è incolpevole Cotardo, ma parliamo di un ragazzo del 2000, che può accusare questi momenti nel processo di crescita, e che va sostenuto. Domenica contro il Ferrera Erbognone avrà la possibilità di rifarsi, anche perché la squalifica di Curci impone a Erbetta di far giocare due giocatori del 2000.
“E’ stata una partita viva e godibile contro una squadra forte – ha commentato il mister – anche perchè giocata dalle due formazioni con un caldo ancora soffocante e in un fase prematura della stagione. Avevo detto che avremmo finito di prendere gol al 90′ e magari l’avremmo fatto. E’ successo. E’ stata un’ottima prestazione sotto il piano caretteriale, magari ancora un po’ farraginosa nella manovra, ma qualche giocata di quelle che auspico si è cominciata a vedere. C’è soddisfazione da parte di tutti, ci sono i presupposti per un’annata di gratificazioni”.

Beffa finale in coppa, ma il Legnano convince tutti

LEGNANO-CASATESEROGOREDO 1-1 (1-0)

LEGNANO: Cotardo, Curci, D’Onofrio, Calviello, Ortolani, Bianchi, crea (35′ st Giglio), Papasodaro (25′ st Giardino), Berberi, Grasso, Amelotti. All. Erbetta.

CASATESEROGOREDO: Spada, Manta ((92′ Torraca), Morlacchi, Gjonaj (17′ st trovato), Molteni, Fjibo, Campanella (17′ st Fall), Bonacina (1′ st Frigerio), Cazzaniga, corti, Falon (1′ st Passoni). All. Vianello.

RETI: 25′ pt Berberi, 44′ st Cazzaniga.

Un’altra beffa finale. Un Legnano in costante crescita perde la qualificazione all’ultimo minuto, dopo aver perso in modo analogo i tre punti nella trasferta di Governolo. C’è comunque una differenza, e notevole: in terra mantovana gli avversari avevano segnato su un’azione favorita da un calo di concentrazione lilla e da un clamoroso errore di cronometraggio dell’arbitro. Ieri sera, a Cerro, è stato fatale un eurogol di Cazzaniga, con un tiro a giro su cui la difesa non ha alcuna colpa, il gesto tecnico della punta brianzola ha fatto la differenza e la casualità (il Legnano dava molto più l’idea di essere vicino al raddoppio che a subire il pareggio) ha avuto un peso notevole.
Questo non deve minimamente cambiare il vero verdetto della partita: abbiamo una squadra vera, ricca di qualità e anima, con margini di miglioramento che fanno davvero ben sperare. La positività che si respira nello spogliatoio è la nostra forza, il gruppo è davvero unito e convinto delle sue grandi potenzialità. Si può migliorare nel palleggio e nella gestione palla, dove gli avversari ieri hanno avuto qualcosa in più (sono i favoriti del girone B e lo hanno dimostrato). Ma se guardiamo la sostanza della partita, le vere giocate tecniche le ha fatte il Legnano, nella qualità delle occasioni non c’è nemmeno confronto. Pochi avrebbero scommesso un euro, a metà ripresa, sul pareggio degli ospiti. La Casatese (chiamiamola così, con il nome della gloriosa società con trascorsi da serie C) meritava qualcosina in più nel primo tempo, dove, soprattutto nei primi venti minuti, ha tenuto il pallino. Ma la Santìsima Trinidad Crea-Grasso-Berberi ha messo subito le cose in chiaro al 25′: invenzione di Crea, ricamo di Grasso, gol di testa di Sentenza Berberi (nella foto scattata dai Fedelissimi Lilla ndr). Roba da Gre-No-Li degli anni ’50. La Casatese, come occasioni, si è limitata a un tiro da fuori di Corti respinto da Cotardo e a qualche cross. Il Legnano è andato più vicino al gol con tre pericolosi tiri di Grasso.
Nonostante il predominio nel possesso palla, non più così netto, nel secondo tempo la Casatese si è mostrata poco ficcante e concreta: un tiro a fil di palo di Frigerio al 9′ e un’uscita avventata di Cotardo al 32′ sono stati gli unici brividi, mentre il Legnano si è mangiato tre occasioni colossali: Grasso ha sparato sul portiere al 14′ uno splendido suggerimento di Amelotti, era un gol fatto. Berberi ha stampato sul palo un colpo di testa da zero metri al 19′ e poi ha cercato la finezza al 40′ su un contropiede sanguinoso e velocissimo di Grasso. Al 44′ il gol che non ti aspetti: Cazzaniga, vicino al vertice destro dell’area e con mezzo metro di spazio, ha trovato l’angolo lontano con un tiro a giro alla Del Piero. Risultato che brucia, da accettare, ma prestazione che dà sempre più fiducia alla squadra.
“Loro sono forti – commenta mister Erbetta – se non arriveranno primi arriveranno secondi nel loro girone. Ma forti eccome lo siamo anche noi. Solo nel palleggio ci hanno superato, ma nella prima parte. Poi abbiamo giocato come dovevamo, con i ragazzi pronti a sacrificarsi ovunque e tutti autori di una prestazione individuale maiuscola. Avevamo una difesa reinventata, senza Nasali e con D’Onofrio, a metà campo ci manca ancora Giglio (entrato negli ultimi minuti) ma siamo stati efficaci. Ci siamo divorati il raddoppio che avrebbe chiuso la partita e siamo stati puniti dall’unico vero tiro loro, un gol bellissimo che non cambia ciò che abbiamo visto. Sono molto molto soddisfatto della prestazione, abbiamo clamorosi margini di miglioramento. Ora caccia ai tre punti a Castano”.

Ottimo test in famiglia, Grasso e Crea a valanga

Poco più che un allenamento, certo, ma con indicazioni molto positive. Il Legnano ha battuto 12-0 la Juniores nell’ultima partita in famiglia prima del nuovo impegno in Coppa Italia e dell’attesissimo avvio di campionato. Un numero di reti comunque non facile da realizzare, anche contro una squadra giovanile, e frutto di un gioco che diventa sempre più brillante. Nessun proclama, per carità, solo spunti molto incoraggianti: per esempio la condizione smagliante di Grasso, autore di un poker. Assolutamente sul pezzo Crea (tripletta) e Amelotti (2 gol, la sua condizione cresce vistosamente). Le altre reti del giovane Brusa, prospetto da tenere d’occhio, di Giardino e, neanche a dirlo, del solito Berberi, impiegato per uno spezzone di partita anche per non rischiare inutilmente infortuni.
Il bomber è partito dalla panchina. Mister Erbetta ne ha approfittato per testare diverse soluzioni, da Papasodaro centrale difensivo a D’Onofrio terzino (dopo averlo schierato anche nella consueta posizione più avanzata), ad Amelotti qualche metro più vicino all’area avversaria. tutti i riscontri, con la prudenza del caso, sono stati positivi. Domani Legnano spettatore della partita che si giocherà a Casatenovo tra i padroni di casa e la Governolese: mercoledì la conclusione del gironcino di Coppa Italia contro la CasateseRogoredo, alle 20.30 a Cerro Maggiore.

3-3 con beffa finale: lilla pirotecnici in Coppa Italia

GOVERNOLESE-LEGNANO 3-3- (1-0)

GOVERNOLESE: Gottardi, Bianchetti, Chiari, Mambrini, Micheloni, Chiarini. Pernigotti (20′ st Ghirardi), Lauricella, Ghezzi, Berta (34′ st Papa), Busatto (20′ st Cenzato). All. Bresciani.

LEGNANO: Cotardo, Ortolani, Curci, Trenchev (1′ st Arrighi), Bianchi, Nasali, Crea (14′ st Papasodaro), Amelotti (20′ st Giardino), Berberi, Grasso (49′ st Brusa), D’Onofrio. All. Erbetta.

RETI: 10′ pt Berta, 1′ st Berberi su rigore, 15′ st Ghezzi, 27′ st Grasso, 48′ st Berberi, 52′ st Ghirardi.

Girandola di emozioni, altalena pirotecnica, beffa finale e impresa sfiorata. Il Legnano torna dal mantovano con l’amaro in bocca, ma anche con un’aumentata consapevolezza delle proprie potenzialità. Nella prima uscita ufficiale della stagione i lilla non si sono fatti mancare niente. Contro la Governolese, formazione strutturata per vincere il girone C di Eccellenza, i ragazzi di Erbetta hanno sofferto nel primo tempo la maggior efficacia e il più collaudato equilibro dei padroni di casa. Poi la musica è cambiata, e non poco: l’espulsione di Nasali, ingenua per non dire imperdonabile, poteva essere fatale. Invece la giovane formazione lilla ha disputato una prova gagliarda e a tratti spumeggiante, ribaltando il risultato al terzo di recupero e subendo l’incredibile pareggio al settimo dell’over time, molto oltre la fine della partita. E qui, lo scadente arbitraggio del signor Spinetti ha conosciuto il suo errore più grossolano, puramente cronometrico. Quattro minuti di recupero designato, un infortunio che ha fatto perdere un minuto, al massimo due. Fanno sei, a essere generosi. Ma sette abbondanti sono ingiustificabili. Questo non esime i giocatori lilla da un esame di coscienza sui propri errori di inesperienza. Ingenuità che devono essere eliminate in vista del campionato. Una lezione quindi da non perdere.
La Governolese ha disputato un primo tempo convincente, per presenza fiscia e lucidtà di manovra, illuminata in attacco da Berta, giocatore di categoria superiore. Proprio lui, al 10′ ha infilato Cotardo dal limite con un fendente precisissimo. Il Legnano ha provato la reazione senza i giusti equilibri soprattutto a centrocampo, con un numero di errori tecnici troppo alto. E creando quindi popchi grattacapi a Gottardi, anche se qualche chance è stata malamente sprecata. Sono stati i rossoblu di casa ad avvicinarsi di più al raddoppio, semmai.
L’intervallo ha fatto scattare qualcosa. In campo è entrata un’altra squadra: veloce, aggressiva, coraggiosa. La Governolese non è più stata così sicura nella copertura degli spazi, scoprendone spesso di molto allettanti. Più per merito del Legnano che per colpe proprie. Per esempio sulla fulminea incursione di Crea sulla sinistra, a pochi secondi dal fischio d’inizio. Il Mago ha saltato secco un uomo, è entrato in area bevendosene un altro, che non ha avuto altra scelta che stenderlo. Rigore solare, che bomber Berberi ha insaccato alla destra di Gottardi.
Sentenza Oltjan è stato autore di una prestazione maiuscola, fungendo da boa per alzare la squadra e smistando palloni, difendendo la sfera da attacchi portati spesso da tre o quattro aversari, pronto a fare da sponda per Grasso e Crea e soprattutto implacabile ad avventarsi su qualunque palla con vista porta. Proprio mentre ci si attendeva il meglio è arrivata la doccia fredda: Nasali, già ammonito, ha strattonato da dietro un avversario a cinque metri dall’area. Espulsione e Legnano in dieci. Pochi minuti e la frittata è sembrata cotta a puntino: su un cross basso da destra, Ghezzi in mischia ha anticipato tutti con un tocco non impeccabile ma efficace, proprio per questo da avvoltoio d’area. 2-1 per i padroni di casa e un Everest da scalare. Ma in campo c’erano 10 sherpa. La cordata ha dimostrato di essere vincente al 27′: palla al limite per il neoentrato Papasodaro, tocco morbido e filtrante per Grasso e gol a tu per tu col portiere. 2-2: già un’impresa, ma perfettamente conseguente a quanto si stava vedendo in campo. Ben inteso, la Governolese non ha mai rinunciato alle sue trame offensive, trovando logicamente spazi interessanti con la superiorità numerica, chiamando Cotardo a un paio di interventi non banali.
Ma anche il Legnano, soprattutto il Legnano, ha dato la sensazione di volere e potere vincere. A due minuti dal termine l’occasione più ghiotta per Grasso, solissimo davanti a Gottardi, bravo a sventare una palla sanguinosa. Sembrava la chance irripetibile, ma non è stato così: al terzo dei quattro minuti di recupero Curci, lanciato sulla sinistra, ha messo in mezzo un traversone teso su cui Berberi (nella foto) si è avventato come il Buitre dei tempi migliori. Oltjan decisivo, mortale, definitivo. Il tempo era scaduto alla ripresa del gioco, ma il signor Spinetti ha pensato che una partita così emozionante meritasse altri tre minuti. I ragazzi lilla, purtroppo, non hanno mantenuto la concentrazione fino in fondo, facendosi sorprendere da un lancio lungo sulla destra per Ghirardi il quale, entrato in are non ha avuto difficoltà a freddare Cotardo. Doccia scozzese, delusione, rabbia, ma fino a un certo punto: il Legnano in dieci ha sfiorato un’impresa epica contro una squadra tosta, forte, costruita per vincere il campionato. Tante ingenuità ed errori di inesperienza nei lilla, ma anche molta qualità, potenzialità inesplorate, enormi margini di miglioramento e coraggio da vendere. Il tutto condito da un bomber impressionante e implacabile. L’avventura è appena iniziata…

 

 

Il Legnano vince il triangolare contro Caronnese e Verbano

Uno scalpo prestigioso e un successo che incoraggia. Il Legnano ha vinto con merito il triangolare contro Caronnese e Verbano: risultato che non conta e da non sopravvalutare, ma che dà la spinta giusta in questa fase centrale della preparazione estiva. Nell’impianto di via Pace sono scese in campo per prime le due squadre ospiti. E’ stato uno 0-0 abbastanza scialbo.
La seconda partita, Legnano-Caronnese, è stata la migliore e la più indicativa delle tre (nella foto dei Fedelissimi Lilla una fase dell’incontro). Mister Erbetta ha schierato i potenziali titolari. I lilla hanno giocato assolutamente alla pari contro la corazzata rossoblu, formazione con ambizioni alte in serie D. Mostrando una compattezza e una voglia di lottare lusinghiere, hanno risposto colpo su colpo all’undici di mister Mazzoleni. Di Corno e Rinaldi le due occasioni rossoblu, mentre Grasso ha costretto Barlocco a una smanacciata difficile prima della prodezza di Crea che ha risolto l’incontro. Il Mago ha pennellato una delle sue punizioni a fil di palo senza lasciare scampo a Barlocco. I calci piazzati di Crea sono una sentenza, ma la squadra è piaciuta per lo spirito e anche per la chiara intenzione di giocare in velocità, obiettivo impossibile da raggiungere in una fase così prematura della preparazione, ma chiaramente cercato.
Il terzo incontro ha visto un’altra sentenza: il colpo di testa del solito Berberi per il vantaggio sul Verbano. Purtroppo una leggerezza difensiva ha portato al pareggio allo scadere. Gol che non cambia l’esito finale del torneo né il giudizio sulla prestazione lilla.
Con mister Erbetta facciamo il punto sulle partite di ieri e sull’andamento della preparazione: “La prima considerazione positiva è che siamo partiti in 25 il primo giorno di allenamento e in 25 ci ripresenteremo giovedì 16 agosto, alla ripresa. In questa fase sono dietro l’angolo i piccoli infortuni e noi li abbaimo evitati. Questo ci consente di lavorare al meglio. La seconda nota incoraggiante è che abbiamo ragazzi seri, con passione e che hanno a cuore gli interessi della squadra. Abbiamo un nostro modo di presentarci in campo, stiamo già acquisendo un’identità precisa. Naturalmente manca ancora la velocità, per i carichi di lavoro e perché siamo alle prime amichevoli, molto ravvicinate. Ma l’intenzione è di alzare i ritmi per essere imprevedibili, per dare all’avversario meno possibilità di capire le nostre giocate. Sono assolutamente soddisfatto della compattezza, della serietà e dello spirito garibaldino con cui affrontiamo le partite. La partita che dato indicazioni precise è stata quella con la Caronnese. Abbiamo giocatori forti in molti ruoli e stiamo cercando di far arrivare tutti al grado di forma giusto. E’ normale che i giocatori brevilinei e tecnici come Crea, D’Onofrio e Ortolani facciano più in fretta a trovare la condizione top rispetto ai ragazzi di fisico più alto e potente. Sono contento di tutti perchè stanno imparando a memorizzare i miei principi: voglio una squadra dinamica, che si butta negli spazi, che corre, che gioca in velocità. Una volta trovata la condizione migliore e scoperte le loro caratteristiche, a ognuno sarà cucito il vestito migliore. Non sarà un problema cambiare il sistema di gioco a seconda delle esigenze. Anzi dev’essere un nostro punto di forza”.

Un buon 2-2 in terra svizzera: ancora a segno Berberi

BALERNA-LEGNANO 2-2 (0-0)
Legnano: Brescello, Ortolani, Borghi, D’Onofrio, Bianchi, Nasali, Crea, Calviello, Berberi, Grasso, Amelotti. A disposizione: Cotardo, Poerio, Curci, Trenchev, Brusa, Frau, Frattini, Giardino, Roma. All: Erbetta.
Marcatori: pt 5’ Calviello (L), 15’ Berberi (L), 36’ Baracchi (B), 40’ rig. Sidari (B)

Prima amichevole vera del nuovo Legnano. Di sapore internazionale. A Balerna, alle porte di Mendrisio, contro la locale squadra che milita in Seconda Lega (nella differenza strutturale tra il calcio italiano e quello svizzero è la categoria che corrisponde più o meno alla nostra Eccellenza) i lilla hanno concluso sul 2-2 una partita iniziata a spron battuto. Tempo un quarto d’ora e il Legnano era già in vantaggio per 2-0, con un gol di Jacopo Calviello, centrocampista centrale del 98 che sta in questi giorni lavorando con il gruppo, e di Oltjan Berberi, che sta già abituando bene il palato dei tifosi. Poi la reazione del Balerna e il pareggio sopraggiunto prima dell’intervallo. Il secondo termpo è stata l’occasione, per entrambi i mister, di rodare le seconde linee.
Con le indicazioni, a inizio agosto, bisogna essere molto prudenti. Contro una squadra che ha appena battuto il Seregno ed è decisamente più avanti con la preparazione, il Legnano ha mostrato di avere già una garanzia: la coppia d’attacco Grasso-Berberi. Sono da registrare molti meccanismi, come è ovvio che sia, e va tenuto in debito conto il caldo mostruoso che certo non favorisce velocità e corsa. Al netto di queste considerazioni, il percorso di preparazione procede sicuramente bene.

Legnano A-Legnano B 5-0: Berberi e Grasso fanno il pieno

Una prova di carattere contro il caldo. La prima sgambata della nuova stagione, come da tradizione l’incontro in famiglia Legnano A-Legnano B, disputato oggi al campo di via Pace, è stato soprattutto questo. La canicola era oltre ogni limite, non certo il massimo per esprimere tecnica e agonismo, ciononostante i lilla sono sembrati perfino avanti rispetto alla tabellina di marcia della preparazione, dimostrando di aver già cominciato ad assorbire la filosofia di mister Erbetta. Naturalmente non è il caso di prendere chissà quali indicazioni da questa prima amichevole, ma il risultato e i marcatori sono una sorta di buon auspicio per il lungo viaggio lilla. E’ finita 5-0 per la formazione A (nella foto di Gianfranco Zottino), con tripletta di Berberi e doppietta di Grasso. Sono i due uomini ai quali il Legnano si affida per far crollare i muri avversari. E se il buongiorno si vede dal mattino…