Il Legnano 2018-19 si è presentato ai tifosi nel segno della storia. Nella serata di ieri allo stadio Mari, gremito da centinaia di fedelissimi lilla più che mai entusiasti, le delusioni dello scorso anno sono state solo il motore per ripartire con slancio ancora maggiore. Non sono state dimenticate, ma semmai prese come insegnamento. Il presidente Giovanni Munafò ha voluto dare una forte connotazione morale e storica, un messaggio a tutti su che cosa significhi giocare in lilla. E ha scelto come testimonial una leggenda: Sergio Calzavara, 91 anni il prossimo 2 dicembre, un eroe dell’era del presidente Pino Mocchetti. 45 partite in serie B, due anni prima della storica promozione in A e dell’arrivo di Calle Palmer. Calzavara ha toccato il cuore lilla nelle corde più profonde, quando si è commosso nel prendere tra le mani la nuova maglia del suo Legnano: dagli spalti è partito uno scrosciante applauso e dai ragazzi della Nord il canto “Sergio uno di noi”. Quindi Calzavara si è rivolto idealmente ai giocatori, ma anche a tutti i tifosi, con una frase che dev’essere la guida per la stagione: “Per riportare il Legnano in alto dovete aiutarvi l’un l’altro, aiutatevi, aiutatevi!”.
Concetti che il presidente Munafò, entrato per ultimo come la prassi richiede, ha rimarcato: “Ripartiamo con lo stesso entusiasmo dell’anno scorso. Sappiamo che errori abbiamo commesso e ne traiamo insegnamento. Guardate questi ragazzi: li abbiamo scelto perché sono motivati e hanno fame, perché hanno dimostrato di capire cosa significa giocare per questi colori. Sono pronti a sudare, lottare e ruggire per il Legnano. Vi garantiamo il loro e il nostro massimo impegno. Il nostro obiettivo è la serie D, daremo il massimo per raggiungerlo”.
I primi a entrare in campo sono stati i ragazzi della Juniores di mister Gianluca Invernizzi, una squadra che deve continuare il suo progetto di crescita, considerato che la scorsa stagione per il settore giovanile è stata una sorta di anno zero, l’inizio di una nuova era, sotto la guida del presidente Alfonso Costantino. poi è toccato alla formazione di calcio a 5, una realtà da valorizzare.
E’ stato presentato l’intero consiglio, poi lo staff tecnico e dirigenziale della prima squadra, con il ds Maurizio Salese, il mister Giampiero Erbetta, il dg Romualdo Capocci. Il giusto tributo è stato dato ai protagonisti dietro le quinte che danno l’anima ogni giorno, come il magazziniere Emilio Ferrè, e all’inossidabile simbolo lilla. Mario Tajè.
Il ds Salese ha sottolineato come manchino ancora tre tasselli al completamento del mercato. Quindi, prima dell’ingresso del vicepresidente Alberto Tomasich, del presidente onorario Diego Munafò e del presidente Giovanni Munafò, sono stati chiamati uno per uno i giocatori della prima squadra, partendo dai nuovi acquisti Matteo Amelotti e Oltjan Berberi. Notevole spazio hanno avuto i giovani che faranno da serbatoio per la casella under, un fattore decisivo. L’esplosione dei fuochi pirotecnici ha sancito la conclusione della serata, presentata da Sergio La Torre e Sabrina Distante.


















Nell’elegantissima cornice di Villa Re Noir, il presidente Giovanni Munafò ha voluto comunicare il profondo cambiamento della società lilla già dall’immagine, dall’aspetto puramente visivo ed estetico. Un locale raffinato e un parterre di ospiti che, oltre a molti protagonisti del tessuto economico legnanese, ha visto in prima fila Alberto Oldrini, Gran Maestro del Palio, Marco Tajana, presidente dei Legnano Basket Knights e Giambattista Fratus, candidato sindaco giunto al ballottaggio di domenica 25 giugno.
Ha voluto chiamare sul palco, a fare gli onori di casa, il padre Letterio, Fratus e Oldrini. Chiudendo, a fine serata, con Alfonso Costantino, vicepresidente e guida del settore giovanile, l’uomo chiamato a realizzare forse la più importante tra tutte le promesse, quella sul vivaio.
E qui il concetto di partenza, una sicurezza per tutti: “Prendendo il Legnano mi sono caricato anche molte incombenze. Prima tra tutte quella di sanare ogni pendenza. E’ stato fatto. Oggi il Legnano non ha un solo centesimo di debito, con nessuno. E non ce ne sarà più uno in futuro. Una società sana da cima a fondo, pulita, dove i giovani potranno giocare e crescere sereni. Gestirò la società come casa mia e le mie aziende: un euro entra e un euro esce. Sono un presidente giovane, certamente farò errori, ma con l’aiuto di collaboratori e amici esperti spinti come me da pura passione, non sbaglieremo mai nelle linee guida e nei valori”.
“L’obiettivo è di avere molte centinaia di abbonati, crescere e crescere. Per farlo serve attenzione massima verso i nostri tifosi. Ci sarà abbonamento gratuito per gli under 18 e gli over 70, tariffe agevolate per la curva Nord e le famiglie. Veniamo incontro ai nostri Ultras, che sostengono la squadra incessantemente e chiedono, e avranno, chiarezza e rispetto. E ai genitori che vengono allo stadio con i figli. Il Mari deve essere pieno”.
Agli invitati è stata distribuita una brochure con il decalogo programmatico della presidenza Munafò. Ecco i dieci punti, una sintesi di quanto finora illustrato:










