Torniamo a Varese dopo il pareggio bello, ma purtroppo inutile, contro l’Oltrepo. E ricordando l’ottima ma sfortunata partita dell’anno scorso nel pantano dell’Ossola (finì 3-2 per i biancorossi).
Dopo la rifinitura di questa mattina, mister Tomasoni ha praticamente tutti disponibili, anche Felipe che si è allenato con il gruppo e Rovrena che rientrerà dopo la squalifica. Il capitano sarà in campo e l’assetto sarà lo stesso di domenica scorsa: un 4-4-2 in cui in difesa, col rientro di Rovrena, il sacrificato dovrebbe essere Tomei. Ma il mister ci ha abituato a sorprese dell’ultima ora.
Davanti vedremo ancora Johnny Laraia, mentre in cabina di regia ormai ci starà stabilmente Josè Cantarella. “Dobbiamo migliorare a ogni partita – spiega Tomasoni – Con l’Oltrepo il passo avanti è stato netto e incoraggiante, ma naturalmente dovremo vincere l’allergia al tiro. I pavesi non erano una squadra di vertice come Inveruno e Borgosesia, voglio vedere lo stesso spirito contro una corazzata come il Varese. Sul loro campo non ci si può permettere di dare meno del 200% e di perdere anche mezza occasione di concludere in porta”.
Tutta l’attenzione, inutile negarlo, è concentrata sui due nuovi argentini: tesserati e pronti, Perez e Ojeda sono la grande curiosità, e anche la residua fonte di speranza, dei tifosi del Legnano.
In campo varesotto, mister Bettinelli ha l’imbarazzo della scelta, ma la sua batteria di attaccanti sembra avere l’imbarazzo del gol. Il pareggio infrasettimanale contro la Pro Settimo ha lasciato l’amaro in bocca, impedendo al Varese di conquistare la vetta. Anche per questo nel derby metteranno lo spirito di una belva ferita.