LEGNANO-UNION VILLA CASSANO 2-1 (1-1)
LEGNANO: Pasiani, Curci (27’ st Trenchev), Miculi, Calviello (27’ st Ronchi), Bianchi, Nasali, Foglio, Provasio, Grasso, Amelotti, Mazzini. All. Fiorito.
UNION VILLA CASSANO: Rota, Guarda, Romano (34’ st Shala), Pacifico, Augliera, Pisoni, Rigoni (26’ st Paroni), Scaccabarozzi (40’ st Fusco), Ceci, Buzzi, Marcinno, Seitaj. All. Antonelli.
RETI: 24’ pt Pacifico, 45’ pt Mazzini, 19’ st Grasso su rigore.
La strenna più attesa per un Natale sereno. Il Legnano confeziona il regalo che il presidente Munafò e i tifosi lilla si aspettavano e meritavano: “doma” il Mari e mette sulla slitta di Babbo Natale tre punti d’oro.
Non senza sofferenza, visto l’ennesimo svantaggio maturato nei primi minuti e il risultato in bilico fino in fondo, ma con pieno merito, molte luci e soprattutto conquistando il pubblico per il carattere e la conduzione di gara.
Si è vista una squadra molto diversa rispetto alle ultime uscite casalinghe. La paralisi dello svantaggio che aveva attanagliato le gambe, per fare un esempio lampante, contro il Vigevano, è sembrato un lontano ricordo.
Il Legnano ha cominciato a mille, anche se il primo tiro, piuttosto pericoloso, è stato di Buzzi, fuori di poco. Al 3’, su lancio illuminante di Foglio spizzato di testa da Grasso, Mazzini si è involato verso l’area saltando l’ultimo uomo e presentandosi solo davanti a Rota. Sul più bello è stato letteralmente affossato da Pacifico, al punto da restare a terra e impiegare un paio di minuti a riprendersi. Incredibilmente il signor Guzzabocca, per non lontano dall’azione, ha lasciato correre.
Il Cassano ha risposto con un colpo di testa alto dell’ex Ceci, ma per altre quattro volte il Legnano è andato vicinissimo al vantaggio: al 9’ Grasso ha pressato il portiere Rota, che ha commesso una leggerezza rischiando il gol e poi ha recuperato in modo avventuroso. All’ 11’ Grasso ha messo alto di testa su cross di Foglio, al 16’ Amelotti ha chiamato Rota a una parata piuttosto goffa su punizione. Sul corner conseguente Grasso di testa ha sfiorato il palo. Clamorosa l’occasione di Calviello al 22’, che con uno shoot perfetto da 30 metri ha scavalcato Rota e colpito in pieno il sette.
Quando nessuno se lo aspettava, le streghe sono tornate: al primo cross alto in area, regno dove i centrali lilla sono sovrani assoluti da inizio campionato, il possente Pacifico, migliore dei suoi, ci ha messo il fisico e il tempismo anticipando tutti sul primo palo e insaccando di testa. Doccia fredda e nessuna responsabilità: solo merito del numero 4 ospite.
Ma il Mari, nonostante la giornata bigia, oggi non era la brughiera di Macbeth. Il Legnano ha continuato a giocare con intensità come nulla fosse, tanto che non si è udita una sola sillaba di disapprovazione dal pubblico, anzi. La pressione ha fruttato un tiro alto di Grasso, una conclusione floscia di Mazzini abilmente svincolatosi dalla marcatura e un gol dello stesso Mazzini annullato per fuorigioco. Il Cassano ha operato un break con Ceci al 43’, con tiro vicino all’incrocio. Il sacrosanto pareggio è arrivato al 45’ su un’azione pregevole e insistita, conclusa in rete di testa da Mazzini su cross di Provasio. Una liberazione nella quale, sugli spalti, credevano tutti, visto l’atteggiamento positivo del Legnano.
Nel recupero Grasso ha sfiorato il vantaggio con un’altra incornata parata a terra da Rota.
La ripresa ha visto lo stesso copione: Legnano intenso e Cassano pronto a ripartire e a far girare palla a ritmi spesso sostenuti, ma senza mai essere pericoloso. Tabellino tutto lilla: Amelotti, al 6’, ha concluso coj un tiro telefonato dopo un contrasto vinto in modo veemente. All’11’ Foglio ha imbeccato Mazzini, la cui girata è finita a un soffio dal palo. Al 19’ il gol della vittoria: su cross abbastanza innocuo un difensore ha nettamente intercettato con la mano. Il penalty è stato trasformato da Grasso a fil di palo, alla destra di Rota. Molte le occasioni per il tris: Mazzini di testa fuori di poco al 24’, Trenchev alto da posizione ghiottissima al 38’, Mazzini ancora di testa a colpo sicuro al 43’. C’è stato spazio anche per il neoacquisto Ronchi, con un diagonale sul fondo.
Quindi il triplice fischio, che garantisce un Natale sereno, tempo per rifiatare e la spinta giusta per rilanciare la sfida ai play off. Fiorito sembra aver trovato assetto e mentalità giusta da parte della squadra, il miglior viatico per il ritorno. Il tutto nonostante l’assenza del faro Crea, giocatore imprescindibile per le ambizioni lilla.
Da sottolineare, a livello individuale, la splendida prestazione di Matteo Amelotti, dirompente e letteralmente ubiquo. In campo sembrava giocare con tre duplicati. E’ l’Amelotti che era al centro del progetto lilla, e che ora ci è tornato grazie alla fiducia di mister Fiorito.
Mazzini è stato super: se si eccettua il facile gol sbagliato a due minuti dal termine, la sua prestazione è stata perfetta, un mix di esperienza e dinamismo uniti a una tranquillità che è una delle doti di cui questo Legnano ha più bisogno. Grasso (nella foto dei Fedelissimi lilla) è stato un moto perpetuo e ha confermato la sua vena realizzativa. Robocop Bianchi non fa più notizia: la sua potenza fisica e il suo tempismo hanno innalzato davanti alla porta lilla uno sbarramento degno della Grande Dixence.