Il Legnano pareggia in dieci. La rabbia di Munafò: “Certi tifosi stiano a casa”

LEGNANO-CASATESE 1-1 (0-0)

 

LEGNANO: Russo, Caradonna (40’ st Barazzetta), Moracchioli (27’ st De Stefano), Bini, Bettoni, Di Lernia, Confalonieri, Beretta (1’ st Bingo, dal 46’ st Robbiati), Ravasi, Ronzoni (27’ st Bertoli), Gasparri. All. Sgrò

 

CASATESE: Trabattoni, Videkon, Ghilardi, Roma (36’ st Morlandi), Perego, Pirola, Sassella (27’ st Fusi), Mecca, Recino, Isella, Pontiggia (36’ st Masini). All. Mazzoleni.

 

RETI: 2’ st Recino, 42’ st Gasparri.

 

ESPULSO Di Lernia al 45′ pt per doppia ammonizione.

 

“Se questa è Legnano, non è la piazza che fa per me. Ci sono tifosi che anziché incitare prendono per i fondelli, attaccano e insultano la squadra appena qualche episodio gira male. E’ bene che questi “tifosi”, invece di urlare sarcasticamente se ci salviamo, se ne restino a casa. Invece un ringraziamento di cuore a tutti i sostenitori veri che ci hanno spinto per 90 minuti fino a un meritatissimo pareggio”.

La rabbia del presidente Giovanni Munafò è esplosa già durante la partita, quando il risultato era sull’1-0 per la Casatese: “Ho urlato a questi “tifosi” di vergognarsi e lo ripeto qui. E’ finita l’ora di tacere, perché a tacere troppo si rischia di passare per fessi. Ricordo a questi signori che 58 abbonamenti non si vedono nemmeno in Eccellenza. E per quanto riguarda la partita, il commento è semplice: grande prestazione dei ragazzi. Hanno giocato in 13 contro dieci, perché oltre alla ridicola espulsione di Di Lernia che ha rovinato la partita avevano contro pure l’arbitro e una parte della loro “tifoseria”. In parità numerica avremmo conquistato i tre punti”.

Sono frasi durissime che sintetizzano umori e contenuti della partita. Si può interpretare come si vuole quanto visto in campo: la Casatese è una signora squadra, tecnica, sciolta, tatticamente ineccepibile. Il Legnano ha cominciato a incontrare difficoltà nella seconda metà del primo tempo, poi il rosso a Di Lernia, che definire esagerato è solo eufemistico, e lo svantaggio a inizio ripresa hanno rischiato di far crollare tutto. Normale che una squadra possa smarrirsi davanti a tanti episodi avversi, ma così non è stato: il Legnano è rimasto sul pezzo per tutti i novanta minuti, si è difeso in modo ineccepibile ed è stato pronto a sfruttare il minimo spiraglio per tentare l’impresa impossibile. A conti fatti, nonostante il logico predominio territoriale e di palleggio degli ospiti, le occasioni migliori le ha avute il Legnano: solo nella ripresa bastino la traversa di Ravasi, il salvataggio sulla linea su tiro di Bettoni, e nel primo tempo le tre clamorose parate del bravissimo Trabattoni su altrettanti tiri a tu per tu e sulla bellissima semirovesciata di Beretta. Poi c’è il fattore arbitro: nessun dubbio che l’espulsione di Di Lernia per doppia ammonizione sia un esempio da manuale di mancanza di buonsenso. Dare un secondo giallo per un fallo normale nella metà campo avversaria, non su ripartenza, cinque minuti dopo il primo giallo, è stata un’imprudenza e un’impudenza che rischiava di far saltare i nervi e indirizzare ingiustamente la partita, come è successo, ma solo in parte. Il carattere dei ragazzi ha impedito che il danno si consumasse fino in fondo. Si aggiungano due interventi in area molto sospetti su Ravasi e Confalonieri, falli e decisione invertite e la frittata è fatta. Tanto che a lamentarsi alla fine sono state entrambe le squadre (la Casatese per il gol annullato a Fusi per fallo di mano, apparso però netto). A fine partita c’è voluto qualche minuto per stemperare gli animi, ma poi tutto si è calmato.

Sgrò ha schierato un 4-3-1-2 che all’inizio sembrava poter far male. Ravasi si è trovato due volte a tu per tu con Trabattoni che ha salvato buttandosi a peso morto, testimonianza di un portiere coraggioso e di talento. Felino era già stato il suo riflesso sulla splendida demivolèe di Beretta, al 14′. Russo da par suo ha dovuto far buona guardia su Recino al 9′ e su Sassella al 22′ (classico volo plastico in stile Russo). Briviedo al 39′, quando Bryna Mecca si è liberato in area con uno splendido palleggio ma ha concluso di poco fuori.

La Casatese ha preso propgressivamente le redini del centrocampo, rendendo faticosa la costruzione dal basso del Legnano. I biancorossi si sono resi pericolosi soprattutto con le incursioni da destra, ma la difesa lilla è stata solida e attenta. A fine primo tempo l’espulsione di Di Lernia che ha scaldato gli animi in tribuna e in campo.

L’inizio ripresa ha visto un Legnano in sofferenza, ma mai domo e sempre vigile. L’unica vera distrazione è costato il gol di testa di Recino dalla linea dell’area piccola, al 2’ della ripresa. Per qualche minuto il Legnano ha vacillato, ma a dare un’iniezione di fiducia e adrenalina ci ha pensato la clamorosa doppia occasione al 6’: Ravasi in torsione ha anticipato il sui marcatore e stampato la palla sulla traversa. Sulla ribattuta Bettoni ha scagliato a colpo sicuro ma un difensore ha salvato di testa sulla linea.

Al 29’ Confalonieri ha rubato palla e si è presentato al limite, chiudendo troppo l’angolo del tiro. La Casatese ha continuato a macinare gioco ma scontrandosi contro un muro lilla nei sedici metri. Poi l’epilogo: cross dalla destra a scavalcare l’area, dalla parte opposta Gasparri si è coordinato e con una magnifica semirovesciata, copia di quella di Beretta del primo tempo, ha insaccato nell’angolo lontano alla sinistra dell’incolpevole Trabattoni. Un pareggio che vale una vittoria per le condizioni in cui è maturato.

Chi critica la squadra evidentemente non tiene in considerazione il valore dell’avversario e le condizioni in cui i ragazzi hanno giocato. Averla riacciuffata è un’iniezione di autostima potente e provvidenziale in vista della difficile trasferta di Desenzano.