Legnano double face: col Breno è pareggio

LEGNANO-BRENO 1-1    (1-0)

LEGNANO: Pasiani, Ortolani (23’ st Ronchi), Miculi, Provasio (23’ st Calviello), Bianchi, Nasali, Foglio, Amelotti, Grasso (36’ st Giardino), Crea, Borghi (23’ st Brusa). All. Fiorito.

BRENO: Serio, Martinazzoli (15’ st Deen), Ndiour (25’ st Baccanelli), Minotti (1’ st Masperi), Marku, Ghidini, Szafran, Melchiori (21’ st Sorteni), Sorrentino, Zagari (31’ st Venturelli), Tanghetti. All. Tacchinardi.

RETI: 13’ pt Borghi, 4’ st Szafran.

Rammarico, respiro di sollievo o semplicemente verdetto giusto e aperto? L’andata della finalissima play off finisce con un pareggio nel primo caldo ardente della stagione e nel silenzio irreale del Garavaglia di Inveruno. Alla fine del primo tempo tutto lo staff lilla era concorde: troppi sprechi in una partita ottimamente giocata e ampiamente da chiudere. A fine partita, invece, dominava la delusione per un risultato non esaltante e per un secondo tempo molle e di marca ospite.

In effetti la risposta alla domanda iniziale è proprio la terza: il risultato è equo, non da incorniciare ma assolutamente aperto, anche perché il Legnano, come insegna questa stagione, è una macchina da trasferta. Quindi, massima concentrazione per la madre di tutte le partite, domenica 9 giugno a Breno. La D è pienamente a tiro, a patto di vedere il Legnano di Fenegrò e di Merano e non quello di oggi.

Per 45 minuti, in realtà, la squadra è piaciuta e non poco. I dialoghi veloci, in verticale e in ampiezza, hanno messo in ambasce a più riprese la non impeccabile retroguardia granata. Il primo brivido, e grosso, l’ha però corso il Legnano al 4’, per un errore di lettura della difesa sulla fascia destra e un errato appoggio indietro di Nasali a Pasiani, su cui Sorrentino si è avventato servendo a centro area il solissimo Zagari. Clamoroso l’errore di mira dell’attaccante camuno.

I lilla hanno poi preso le redini del gioco, dando sempre l’impressione, una volta usciti dal pressing, di poter far male su ogni ripartenza. Al 10’ il primo segnale, con Borghi che si è involato sulla destra e ha crossato lungo per Foglio: il capitano ha tentato l’eurogol al volo, colpendo male. Al 13’ il gol: break di Amelotti, servizio in profondità per Borghi e fotocopia del gol dello stesso Borghi a Merano.

Al 14’ Crea ha furoreggiato sulla fascia sinistra e ha crossato basso, trovando il quasi autogol di Ndiour. Alla mezz’ora rete annullata al Legnano: cross di Ortolani, testa di Crea, parata di Serio e tap in vincente ancora di Foglio, partito però in off side.

L’occasionissima per cui ci si può mangiare le mani si è avuta al 36’, con Grasso che ha messo Amelotti a tu per tu con Serio. Era il classico tiro da portiere in gol assieme alla palla, ma Amelotti ha tentato una conclusione non potentissima, esaltando il portiere granata. Un 1-0 stretto all’intervallo, specchio non fedelissimo della netta superiorità del Legnano.

Ma il secondo tempo ha visto un altro Breno: bravo mister Tacchinardi a mettere a posto le cose, soprattutto nelle distanze tra i reparti e nel palleggio. Poi ci si è messo anche un dono di Eupalla, che al 4’ ha baciato in fronte Szafran: la sua conclusione da oltre 35 metri è stata da cineteca. Si è abbassata giusto nel sette, dove l’eccellente Pasiani non sarebbe mai potuto arrivare. I lilla hanno accusato il colpo e, complice anche un evidente calo fisico per via del caldo, hanno lasciato il pallino troppo spesso al centrocampo avversario. Al 13’ Pasiani è stato chiamato all’intervento da Zagari; cinque minuiti dopo Sorrentino ha tentato la rovesciata vincente, ma Eupalla aveva finito la scorta di baci.

Il Legnano ha rimesso a posto il tabellino delle occasioni con alcune opportunità che andavano gestite meglio: per esempio al 19’, quando in un tre contro uno Foglio ha lanciato Amelotti in area sul centrosinistra. Con Grasso in attesa a centro area, Amelotti ha tentato invece la conclusione sul primo palo, mettendo fuori. Fiorito ha cercato di riprendere la partita con un triplo cambio simultaneo: dentro Brusa, Ronchi e Calviello. E’ toccato a Grasso sbagliare scelta su una palla d’oro, al 34’: su tiro dal limite di Brusa, Serio ha respinto sui piedi dello stesso Grasso che, invece di concludere seccamente, si è attardato calciando sul portiere. Lo stesso Nico ha calciato alto un minuto dopo, mentre al 47’ Giardino, anziché controllare un cross con tutta calma per concludere, ha appoggiato mollemente al volo su Serio.

C’è da dolersi per le troppe occasioni buttate al vento, e non è una novità, ma non si può eccepire sull’equità del risultato. Un tempo a testa e pari e patta.

L’errore maggiore, però, sarebbe fasciarsi la testa per un pareggio casalingo. Il Legnano formato esterno di questo campionato non avrebbe problemi a conquistare la D, ma vogliamo vederlo a Breno. Basti un dato: se prendiamo tutti i risultati fuori casa del Legnano nella stagione, scopriremmo che tutti porterebbero alla promozione in D, salvo una sparuta minoranza che varrebbe i supplementari. In poche parole, i lilla in questi nuove mesi in trasferta non hanno mai fatto meno di quanto servirà domenica per coronare il sogno. Questo dovrebbe essere sufficiente a infondere sicurezza a tutti.