Manita dalla Caronnese, il presidente è chiaro: “Tutti in discussione”

CARONNESE-LEGNANO 5-3 (2-1)

 

CARONNESE: Marietta, Costa, Gualtieri, Galletti, Travaglini, Gargiulo, Banfi, Putzolu, Siani, Vernocchi (28’ st Torin), Calì (28’ st Battistello). All. Gatti.

LEGNANO: Colnaghi, Ortolani, De Stefano D. (28’ st De Stefano F.), Di Lernia (28’ st Pellini), Brusa, Luoni (15’ st Gianola), Bingo (15’ st Beretta), Ronzoni (15’ st Tunesi), Cocuzza, Mangiarotti, Gasparri. All. Brando.

 

RETI: 10’ pt Di Lernia, 22’ pt Banfi, 30’ pt Putzolu, 3’ st Vernocchi, 27’ st Vernocchi, 41’ st Gianola, 45’ st Torin, 47’ st Cocuzza su rigore.

 

Cinque sberle fanno male, molto male. Il Legnano gioca dieci minuti, va in vantaggio, esce dalla partita e poi subisce una manita micidiale. Nello scontro tra due squadre chiamate a riscattarsi dopo la sconfitta di domenica (e la Caronnese aveva perso in modo molto peggiore) lo spirito giusto, se si eccettuano l’avvio e qualche sprazzo nel finale, l’hanno messo solo i padroni di casa.

E’ inspiegabile l’atteggiamento dei nostri ragazzi dopo il vantaggio: era il momento di insistere, forti della situazione favorevole, o al limite di sfruttare gli spazi di rimessa compattandosi. Invece le gambe, ma soprattutto la testa, si sono bloccate davanti alla reazione dei padroni di casa, che hanno preso in mano il centrocampo e sono andati a concludere con precisione chirurgica. Ne è venuta fuori una partita non troppo diversa da quella disgraziata di Castellanza, ed è un lusso che il Legnano non può permettersi, perché dimostra mancanza di personalità.

Eppure l’avvio sembrava dire tutt’altro: pressing, velocità, grinta e meritato vantaggio al 10’ con un tiro angolatissimo che Di Lernia ha saputo tenere basso su una palla in uscita dalla difesa. Gran bel gol e inizio promettente. Invece il resto della giornata si è poco a poco trasformato in un incubo. Al 14’ e al 17’ la Caronnese ci ha provato con due tiri dalla distanza, uno di Vernocchi fuori di poco e uno di Banfi su cui Colnaghi ha compiuto una prodezza. Lo stesso Banfi ha messo a segno il pareggio ribadendo a rete una palla che era schizzata sulla traversa sul tentativo di Di Lernia di liberare. La Caronnese ha raggiunto subito il vantaggio, al 30’, con una conclusione al volo nell’angolino di Putzolu si cross dalla sinistra. Con Calì e lo stesso Putzolu saliti in cattedra la squadra di mister Gatti è diventata padrona del campo, sfiorando il tris: Colnaghi è stato bravissimo a ribattere la palla da distanza ravvicinata prima del salvataggio in angolo di Luoni. Al 40’ Vernocchi ha concluso in modo moscio una pregevole azione.

Nella ripresa il Legnano non è rientrato col piglio giusto. Al 1’ Ortolani ha sfiorato il pareggio involontario con un cross poco sopra il sette., invece è arrivato il 3-1 perché Brusa si è sbilanciato su un controllo al limite regalando palla a Vernocchi che ha infilato di giustezza nell’angolo alla destra di Colnaghi. Siani ha tentato il gol del secolo da 70 metri al 18’, vedendo fuori dai pali Colnaghi, ma non ha centrato la porta.

Beretta al 26’ avrebbe potuto riaprirla ma non si è accorto della felice posizione in cui si è trovato a colpire, consegnando la palla nelle mani di Marietta. Al 27’ Vernocchi, su un altro grossolano errore, questa volta di Gianola, ha segnato il gol del ko al 27’. Mister Brando, che aveva già fatto tre cambi per cercare di dare una sterzata, ne ha fatti altri due. La Caronnese è andata vicina al gol del 5-1 con Putzolu che ha messo fuori di testa di poco. Poi il Legnano ha dato qualche segno di risveglio, tardivo. Gianola al 41’ ha accorciato le distanze con un tap in sugli sviluppi di una palla inattiva. C’era una timida possibilità di riaprire la partita. ma un’altra conclusione millimetrica nell’angolino di Torin ha spento ogni lumicino di speranza. Beretta si è guadagnato subito dopo un rigore messo a segno da Cocuzza, a dimostrazione che perfino in una partita giocata male si poteva riacciuffare il risultato semplicemente evitando gli svarioni difensivi. Il reparto arretrato ha dimostrato una fragilità preoccupante, il centrocampo è stato sovrastato per inferiorità numerica, oltre che per differenza di ritmo e corsa, e l’attacco ha prodotto davvero poco, eccezion fatta per Mangiarotti, forse l’unico a interpretare la partita nel modo giusto.

C’è da alzare la testa subito, perché per fortuna si gioca mercoledì e ci sarà una raffica di partite. Ed è il modo migliore per dimenticare questa brutta giornata. Il presidente Giovanni Munafò, raggiunto telefonicamente dopo la partita, è stato molto chiaro: “Sono molto amareggiato. La società non solo ha fatto un imponente mercato estivo profondendo grandi sforzi, ma si è ripetuta in questa sessione invernale dimostrando la forza delle proprie intenzioni. Abbiamo acquistato elementi che ci possono far fare il salto di qualità, e quindi non ci sono più scuse. Sono tutti in discussione, dal mister all’ultimo dei giocatori. E basta dar la colpa sempre ai giovani: mi aspetto molto di più dai veterani, dai giocatori di nome e di esperienza. Il mercato chiude a febbraio: nessuno è garantito, tutti devono meritarsi la maglia. Se qualcuno è venuto a passeggiare in campo ha sbagliato posto. La maglia del Legnano non consente questo atteggiamento”. (Nella foto l’illusorio gol di Di Lernia nella diretta di Sportitalia)