Mister Brando si presenta: “Motivazione, grinta e qualità le parole d’ordine”

Il Legnano ha il suo nuovo timoniere: Lucio Brando. Il tecnico che guiderà i lilla nella stagione 2020-2021, un campionato che sarà per forza di cose diverso da tutti gli altri, è stato presentato oggi alla stampa nella sedie di via Palermo.

Massiccia la presenza delle testate locali, a dimostrazione del grande interesse suscitato dalla ripartenza lilla. Il presidente Giovanni Munafò, il nuovo ds Vito Cera e il presidente onorario Diego Munafò hanno fatto gli onori di casa, illustrando l’ambiziosa scelta di puntare su Brando, artefice del Mantova imbattibile della scorsa stagione.

“L’ho affrontato come avversario, l’ho studiato e seguito con estrema attenzione – ha affermato Cera – L’ho scelto, col pieno avvallo della società, perché è un grande motivatore, è un uomo che trasmette grinta alla squadra ed è un personaggio carismatico. Ringrazio tutti gli altri tecnici che avevano dato la loro disponibilità a venire a Legnano, ci ha fatto molto piacere”.

Il presidente Munafò ha sottolineato le difficoltà della prossima stagione: “Ci sarà da lottare, servono giocatori che sudano la maglia e la onorano, che non tirano indietro la gamba. Sono proprio le caratteristiche del Mister: grinta e determinazione, oltre alla sua competenza in ambito tattico e calcistico. Siamo tra i primi club di categoria a formalizzare la nuova scelta tecnica, ma è giusto così: abbiamo voluto prenderci tutto il tempo per pianificare al meglio una rosa di qualità. Settimana prossima cominceremo a valutare chi resterà dell’attuale rosa”.

Brando ha iniziato con un sentito ricordo di Andrea Rinaldi: “Il mio primo pensiero va a lui. Lo conoscevo bene come giocatore, è stata una tragedia sconvolgente per chi l’ha vissuta da fuori, mi immagino che cosa abbia significato viverla da vicino come avete fatto voi a Legnano. Voglio mandare un affettuoso pensiero alla famiglia ed esternarvi la mia ammirazione per come la società ha vissuto e gestito un simile momento”.

Grinta, determinazione e carisma: tre stelle polari del nuovo Legnano. Ma mister Brando è anche e soprattutto una grande studioso di calcio e un tecnico dalla filosofia fortemente propositiva e un esteta: “Sono molto orgoglioso di essere qui. Le caratteristiche delineate dal presidente e dal ds mi descrivono correttamente, sono pronto a prendere oneri e onori. Questa nuova esperienza mi stimola moltissimo. Sono vent’anni che alleno, ho fatto tutta la gavetta, ho dovuto studiare tanto e cercare di ottenere sempre risultati per poter ambire alle squadre che ho avuto l’onore di guidare. Cerco un calcio fortemente propositivo, è vero. Organizzo profondamente ogni dettaglio, i miei giocatori devono sapere esattamente che cosa fare, ma non li ingabbio, né negli schemi né nel modulo. Non ne ho uno prestabilito, avremo un modulo dinamico nelle due fasi. Ammetto di non essere un grande amante della difesa a tre, perché richiede molto tempo per essere assimilata, le diagonali sono molto complesse. Anche se abbiamo molto tempo dobbiamo essere rodati il prima possibile. Oltre all’aspetto tecnico è fondamentale quello piscologico: credo molto nei valori umani, nell’energia e nella motivazione da trasmettere a tutti i miei collaboratori e ai miei giocatori”.

Un capitolo importante, specie nella piazza legnanese, è il ruolo dei tifosi: “Per un allenatore avere un seguito durante la settimana, la presenza del pubblico anche in trasferta, vedere i giocatori che vanno a salutare i tifosi dopo la partita, sono cose che fanno venire letteralmente la pelle d’oca. E’ questo che fa la differenza. La mancanza del pubblico per le porte chiuse è una perdita colossale”.

Il curriculum di Lucio Brando, 48 anni, è ricco di successi: due campionati vinti in Promozione con Dofour Varallo e Virtus Cusio, poi un campionato in C come secondo di Fabio Scienza al Feralpi Salò, quindi due campionati vinti in Eccellenza con Virtus Verbania e Juve Domo. Dopo un passaggio al Pont Donnaz, in Val d’Aosta (sesto posto in Eccellenza) è arrivata l’ottima stagione col Fiorenzuola in D (play off e finale di Coppa Italia). Quindi è stata la volta del Mantova rullo compressore, dove è stato protagonista di uno degli avvenimenti più strani del nostro calcio: l’esonero con la squadra imbattuta e al primo posto in classifica. Ma il principale merito della promozione del Mantova va proprio a lui. E con queste credenziali il Legnano sa di essere nelle mani migliori.