LEGNANO-CASALE 0-1 (0-1)
LEGNANO: Russo, Brusa (25’ st Tunesi), De Stefano D. (15′ st Barra), Di Lernia (15′ st Mangiarotti), Luoni, Nava, Bingo (3′ st Radaelli), Beretta, Cocuzza, Ronzoni, Gasparri. All. Brando.
CASALE: Drago, Guida, M’Hamsi, Raso, Contoi, Bettoni, Mullici, Poesio (39’ st Lewandoski), Colombi (32′ st Franchini), Coccolo, Romeo (28′ st Todisco). All. Buglio.
RETE: 11’ pt Poesio.
Il Casale passa al Mari e ci fa sprofondare nella tristezza. E’ il capolinea, purtroppo, di una traiettoria di discesa, impensabile a Natale, cominciata con la sfortunata sconfitta con l’Imperia e continuata per tutto gennaio, nonostante i 7 punti in tre partite con Fossano, Caratese e Vado. In cinque giorni, tra Sanremo e oggi, abbiamo assistito all’ultima cosa che avremmo voluto vedere: la resa. Il gol di Poesio all’11’, dopo un avvio che per intensità sembrava promettere bene, è stato sufficiente a indirizzare la partita in modo inesorabile. Da quel momento il Casale si è difeso con ordine, non ha concesso nulla e si è affidato alle ripartenze. Al rischio zero per gli ospiti ha contribuito in modo determinante l’impotenza del Legnano, ancora una volta senza idee, senza verve, senza coralità e preda delle sue incertezze caratteriali.
La rete nerostellata è nata da un malinteso difensivo, una sorta di versione più veniale del pasticcio tra Handanovic e Bastoni. Poesio ne ha approfittato per appoggiare la palla in rete. Russo anche oggi è stato la nota positiva del Legnano, l’unica, per come ha spronato e guidato la squadra. E’ da questo leader che possiamo ripartire. (Nella foto potete vedere la sua proiezione offensiva in area avversaria a tre minuti dalla fine).
Dopo lo svantaggio il Casale ha potuto gestire una situazione tatticamente ideale, compresa la pesantezza del campo. Il Legnano ha insistito coi lanci lunghi invece che con le azioni manovrate, ha cercato talora qualche scambio veloce nello stretto, senza mai trovare un varco. Il tempo ha cominciato a scorrere inesorabilmente, senza sussulti lilla. Nessuna occasione, a meno che si consideri tale il tiro di Beretta fuori di due metri, attorno alla mezz’ora.
Nella ripresa nulla è cambiato: Brando non ha operato cambi nell’intervallo, poi ha usato tutti gli slot nei primi 25 minuti inserendo Barra, Mangiarotti, Tunesi e Radaelli. Non è cambiato nulla, nessuna occasione. Il Casale si è chiuso benissimo ed è stato pronto a ripartire con contropiedi talora molto pericolosi, sfruttando gli spazi che la retroguardia lilla ha dovuto per forza di cose lasciare. Un acquazzone nella ripresa ha reso ancora più problematico il gioco. La forza fisica dei difensori nerostellati non ha lasciato un solo spiraglio a un Legnano rassegnato e sfiduciato. I nerostellati hanno incamerato meritatamente tre punti d’oro.
Ora serve una potente scossa per cambiare l’inerzia di questo campionato.