LEGNANO-CARONNESE 1-1 (1-1)
LEGNANO: Russo, De Stefano F., Ortolani (20′ pt Luoni), Di Lernia, Brusa (34′ st Diana), Nava, Beretta, Barbui (34′ st Fondi), Cocuzza (9′ st Braidich), Ronzoni, Gasparri. All.: Sgrò.
CARONNESE: Marietta, M’Zoughi, Travaglini, Cosentino, Galletti, Gargiulo, Torin (26′ st Cattaneo), Vernocchi (16′ st Battistello), Banfi (16′ st Siani), Rocco (29′ st Becerri), Calì. All.: Gatti
RETI: 14′ Banfi, 43′ Luoni.
Un’ altra prova di maturità del Legnano, forse la più difficile. In un primo tempo quasi da incubo, con la Caronnese padrona del gioco, i lilla, disorientati, sono stati tenuti in piedi da un immenso Russo, capace di sventare almeno quattro occasioni con altrettante prodezze. Ma un guizzo di Luoni l’ha rimessa in parità e nella ripresa i ragazzi hanno giocato alla pari e anzi meglio della Caronnese, legittimando un pareggio che dopo 45 minuti andava strettissimo agli ospiti.
Gli attaccanti di mister Gatti hanno sbagliato troppo e hanno avuto anche un pizzico di sfortuna, altrimenti parleremmo di un altro risultato. Ma Giovanni Russo è il portiere del Legnano, non un alieno piovuto sulla Terra (o forse sì, a questo punto abbiamo il dubbio). E rimettersi in assetto uscendo dal guscio e giocando un ottimo secondo tempo in cui è mancata solo la precisione nell’ultimo passaggio, è una reazione da squadra solida e matura. Merito di mister Sgrò, che non ha esitato a cambiare dopo un quarto d’ora, togliendo, per la regola degli under, addirittura Ortolani, un giocatore prezioso come l’acqua nel deserto.
Il tutto a dimostrazione che il Legnano ha almeno due fuoriclasse: uno in porta e uno in panchina. Sgrò aveva azzardato un nuovo modulo, il 4-3-1-2, con Beretta dietro le punte e Barbui in regia. Scelte coraggiose e sperimentali, che hanno però lasciato la squadra sbilanciata e aperta. “Quando le cose non vanno e capisco di aver sbagliato rimedio subito, non aspetto di prendere tre gol”. Questo il commento del tecnico, che non ha il vezzo così diffuso tra molti suoi colleghi di aspettare 75 minuti per la prima sostituzione.
Tra l’altro, segno del destino, proprio il neoentrato Luoni ha siglato il pareggio con una splendida torsione di testa su punizione di Beretta. Il passaggio al centrocampo a 5, creando maggior densità, ha rimesso a posto le cose. Ma non sono i moduli da soli a fare miracoli, è la testa dei giocatori e la garra che ci mettono. Da questo punto di vista, il Legnano del secondo tempo è parso un’altra squadra.
Pronti via ed ecco il primo brivido: tiro dal limite di Vernocchi a fil di palo. Un minuto dopo Ronzoni con un’azione simile ha messo di poco a lato.
Un clamoroso liscio di Brusa, all’11’, ha permesso a Banfi di involarsi fino a Russo, che di piede ha deviato in corner. Al 13′ secondo miracolo di Russo che ha messo in angolo un preciso calcio di Calì. Sugli sviluppi del corner è arrivato il gol, nonostante la parata forse più difficile del portiere lilla, capace di togliere dalla porta un colpo di testa impossibile da prendere. Banfi è stato lesto a mettere dentro sul tap-in.
Al 18′ è stato ancora Vernocchi a chiamare Russo al volo plastico. A quel punto Sgrò ha detto basta e ha cambiato l’assetto della squadra. Al 35’ una bella azione lilla ha messo in difficoltà la retroguardia rossoblu. Poi il pareggio, un fulmine a ciel sereno tanto bello quanto provvidenziale: Luoni è svettato di testa mettendo nell’angolo alla destra di Marietta il cross perfetto di Beretta (nella foto di Sport Legnano).
Il secondo tempo, almeno per mezz’ora, è stato divertente e con continui capovolgimenti di fronte. In realtà è stato il Legnano a fare la partita e a creare almeno quattro ripartenze in superiorità numerica sfumate sull’ultimo tocco.
Mister Gatti ha fatto i complimenti ai nostri ragazzi per come hanno saputo riorganizzarsi, superare il momento critico e mettere spesso in difficoltà la difesa Caronnese. Con lo spirito della ripresa e nuove sicurezze andiamo a Fossano, non mercoledì ma domenica. I molti recuperi hanno portato la Lega a ricalendarizzare gli ultimi cinque incontri. Il 23 maggio ci sarà Fossano-Legnano, il 30 Legnano-Folgore Caratese.
Oggi c’era qualcosa di più importante di tutto il campionato: era il giorno di Andrea Rinaldi, la drammatica ricorrenza della sua morte. Un minuto di silenzio è stato osservato all’inizio dell’incontro e il Legnano ha giocato con il lutto al braccio. E’ stato rilanciato il crowd funding per raccogliere fondi da destinare alla ricerca, per evitare che drammi come quello di Andrea possano ripetersi.