“Ho una sola cosa per cui chiedere scusa: non essere andato sotto la curva a salutare i nostri tifosi. Ma non ho mancato di rispetto alla maglia lilla, non lo farei mai”.
Simone crea si rivolge direttamente ai ragazzi della Nord, ripercorrendo gli istanti finali della partita contro il Calvairate: un’ammonizione allo scadere, il triplice fischio finale, i giocatori che, nonostante la delusione, vanno a salutare i tifosi. Tutti tranne lui: Simone si è diretto con evidente disappunto verso gli spogliatoi, togliendosi cammin facendo la maglia. E ora tiene a puntualizzare: “Se qualcuno ha interpretato questo gesto come una mancanza di rispetto, assicuro che non è così. La mia rabbia non era rivolta contro nessuno, nemmeno contro l’arbitro. Ero arrabbiato contro noi stessi e me per primo, per non aver vinto una partita che dovevamo assolutamente portare a casa. Ero davvero infuriato per il pareggio, mi sono tolto la maglia e l’ho messa al collo, non l’ho affatto lanciata e non lo farei mai. Chiunque può capire che è andata così. Ma ho fatto un errore di cui chiedo scusa: i ragazzi della Nord ci incitano per 90 minuti su ogni campo. Salutarli a fine partita, indipendentemente dal risultato, è un piacere, non solo un dovere. Ma non ero lucido e non l’ho fatto: perdonatemi, non si ripeterà”.
L’appello di Crea è sulla stessa lunghezza d’onda di quello del presidente: “Dobbiamo restare uniti, giocatori, dirigenza e tifosi, per ritrovare tranquillità. E’ l’unica cosa che ci manca. Abbiamo una rosa fantastica, in grado di ottenere qualunque risultato, ma niente è scontato. Capita spesso di trovare squadre chiuse che fanno muro, passano i minuti, ti innervosisci, diventi frenetico e alla fine ti ritrovi come ieri o domenica scorsa, con due punti sfumati. Dobbiamo solo voltare pagina, dimenticare Vigevano e Calvairate e ripartire conquistando i tre punti contro l’Alcione”.