Doccia fredda al 95′: l’Inveruno riprende i lilla

LEGNANO-INVERUNO 1-1 (1-0)

LEGNANO: Bizzi, Montenegro, Foglio (30’ st Ciappellano), Ricozzi, Miculi, Ortolani, Pavesi (40’ st Fabozzi), Pennati, Cocuzza (24’ st Gobbi), Alvitrez, Gasparri (35’ st Borghi). All. Manzo.

INVERUNO: Macci, Marioli (14’ st Vai), De Stefano (17’ Bellocci), Truzzi (13’ st Greco), Gatelli, Puka, Mandelli, Rankovic (9’ pt Geraci), Broggini, Stronati (9’ st De Maria), Lillo. All. Andreoletti.

RETI: 42’ pt Cocuzza, 49’ st Vai.

Frittata finale. Peccato: il Legnano perde all’ultimo secondo una vittoria che sembrava in cassaforte. E la perde per aver accumulato, come ha sottolineato mister Manzo, una serie di piccole ingenuità negli ultimi 60 secondi di gioco. E’ chiaro che c’è rammarico, ma va anche onestamente detto che la squadra ha tirato troppo i remi in barca negli ultimi venti minuti, e che ha buttato al vento troppi contropiedi promettenti che avrebbero chiuso la pratica.
L’Inveruno da par suo si è dimostrata ottima squadra in fase di palleggio, anche se, prima del gol, non ha praticamente mai tirato in porta. E comunque ci ha creduto fino in fondo. Quindi sul piano della gestione di partita, Manzo ha sottolineato anche questo, bisogna lavorare.
Naturalmente non dimentichiamo il buono di questa giornata, sia collettivamente che nei singoli: un’altra prestazione impeccabile di Armando Miculi, un Alvitrez che accende sempre la luce (il suo tiro finale da 50 metri che ha consentito all’Inveruno di avere l’ultimo possesso palla e quindi di andare al gol è un’ingenuità non da lui, ma nessuno se ne sarebbe accorto se sull’ultima azione non fosse venuto fuori il pareggio); e ancora un Cocuzza che, anche se si intestardisce un po’ troppo nelle azioni personali, incide sempre in modo decisivo sulla partita; dinamico e ammirevole anche Pavesi, che ha subito una tonnellata di falli e tenuto in tensione la difesa gialloblu dall’inizio alla fine. Sul piano di squadra è del tutto evidente che il Legnano può giocarsela con chiunque, perché, per sintetizzarla alla buona, concede sempre poco o nulla e costruisce molte più azioni da gol degli avversari. Ma ancora troppo spesso lascia possesso e palleggio agli avversari. Oggi il gioco è andato a sprazzi, su questo ci sono margini di miglioramento ma è proprio questo a darci fiducia. Manzo dalla panchina ha chiesto più di una volta ai ragazzi maggior velocità nei movimenti.
Veniamo alla cronaca. Al 12’, su corner, il Legnano ha sprecato una ghiotta occasione; Ortolani ha sfiorato la palla sotto misura ed è intervenuto Gasparri che ha sparato alto. L’Inveruno si è limitato a un paio di tiracci fino a creare un vero brivido in modo quasi involontario: al 29’, su una punizione velenosa in mischia, la palla è rimbalzata con forza sull’incolpevole Montenegro trasformandosi in un tiro pericoloso che l’ottimo Bizzi ha bloccato con riflesso felino.
Al 33’ la prova generale del vantaggio: Cocuzza ha dato l’illusione del gol su punizione con una palla sibilata a fil di palo. Al 37’ altra magia di Cocuzza, che ha servito un assist per Foglio pronto a sparare in porta, ma un difensore si è immolato per salvare. Al 42’ la gemma di Ricky, oggi schierato da centrale col numero 9: punizione da 20 metri e perfetta parabola nel sette. E sono 3 le reti del suo bottino personale in campionato.
La ripresa è cominciata con una conclusione all’apparenza lemme lemme di Alvitrez che in realtà ha impegnato Macci in una deviazione problematica. Al 4’ Cocuzza ha provato il suo classico rientro sul sinistro, calciando però ampiamente a lato. Alvitrez, che ha distribuito palloni con visione di gioco sopraffina, al 17’ ha lanciato Foglio in fascia da 40 metri. Il capitano ha crossato per Pavesi che è arrivato sulla palla scomposto sprecando a lato. Al 24’ ancora Cocuzza si è involato in contropiede, concludendo però debolmente.
L’Inveruno ha progressivamente preso campo gestendo palla in modo abile, ma senza mai incidere. Ci ha pensato però la sorte: su un lancio in area De Maria si è trovato davanti Montenegro. Nel contatto è caduto: l’arbitro ha decretato un rigore che ha fatto imbestialire il Mari. Ci ha pensato Bizzi a rimettere le cose a posto, parando “alla Garella” il rigore di Broggini. A quel punto nessuno avrebbe scommesso sul recupero degli ospiti, che pure continuavano a macinare gioco con lucidità. Più di una volta, soprattutto con i suggerimenti di Alvitrez e le sgroppate di Pavesi, il Legnano ha trovato spazi succulenti per arrivare dalle parti di Bacci, purtroppo sbagliando spesso l’ultimo passaggio.
Al 49’ (la partita, con 4 di recupero, era forse anche terminata) il patatrac. Bellocci è riuscito a liberarsi per il cross a centro area, dove Vai ha colpito di testa indisturbato per l’1-1. La Curva ha immediatamente intonato i suoi cori per rinfrancare i ragazzi (nella foto dei Fedelissimi Lilla) dopo la doccia fredda, a testimonianza della totale fiducia verso la squadra. Ora bisogna far tesoro degli errori e ripartire, senza mangiarsi il fegato sul latte versato. Siamo imbattuti e il campionato è lunghissimo. I veri valori emergeranno molto più avanti.