LEGNANO-ARDOR LAZZATE 1-0 (1-0)
LEGNANO: Romanò, Ortolani, Azzolin, Mavilla, Scarcella, Mele, Trabuio, Provasio, Felipe, Crea (36′ st Ibrahim), Myrteza (43′ st De Angelis). All. Rovellini.
ARDOR: Mauri, Spano, Carrafiello, Ferrari, Bernello, Sala, Passoni (17′ st Grassi), Proserpio (39′ st Migliore), Iacovelli ( (22′ st Giglio), Gibellini, Villa (23′ st Pizzi). All. Campi.
MARCATORE: Provasio al 29′ pt.
Effetto Rovellini. Il ritorno dello storico tecnico lilla al Mari viene battezzato da una vittoria contro la capolista e da una prestazione convincente. Era una partita ad altro rischio, per la qualità dell’avversario e la necessità assoluta di conquistare i tre punti. Ma i ragazzi, assimilando perfettamente il dna rovelliniano, hanno portato a casa l’intera posta esaltando il pubblico del Mari.
Foltissimo, grazie anche alla presenza dell’intero settore giovanile lilla assiepato sui distinti. Il vivaio è stato presentato al pubblico nell’intervallo con una coreografia, disegnata dai ragazzi in campo, veramente suggestiva. E’ stata anche la giornata del battesimo per la collaborazione con gli istituti Fermi e San Giulio di Castellanza, per i quali era presente la coordinatrice didattica, la dott. ssa Ivana Morlacchi.
Ed è stata una vittoria di celebrazione per un uomo simbolo della squadra: il nuovo capitano Ettore Provasio, che ha messo il sigillo vincente proprio nel giorno della sua centesima partita in lilla.
Lo spirito giusto si è visto da subito: una squadra sicura, grintosa, ben disposta in campo, che nel primo tempo non ha concesso nulla agli avversari creando invece diverse opportunità. Rovellini ha puntato sull’albero di Natale dopo aver fatto un po’ di pretattica alla vigilia, con Crea e Myrteza ad agire appena alle spalle di Felipe, terminale offensivo. Ed entrambi, in veste di trequartisti, hanno disputato un’ottima partita. Myrteza con la sua vivacità ha tenuto sotto pressione la retroguardia gialloblu, mentre Crea ha giocato una splendida partita, specie nel primo tempo. Ci ha provato con un tiro da fuori al terzo minuto, deviato, poi con una punizione velenosa al 15′, che ha chiamato Mauri a una parata tutt’altro che banale. L’unico segno di vita dell’Ardor è stata una conclusione alta di Ferrari al 27′, non proprio da brividi. Quindi il gol, con una splendida ripartenza di Ortolani che ha dato palla a Provasio sulla tre quarti, in posizione centralissima. Il capitano, vista la mancanza di pressione da parte dei difensori ospiti, ha avuto il tempo di mirare e caricare il tiro, una fucilata nel sette che ha piegato le mani a Mauri, apparso non impeccabile nell’occasione.
Il gol questa volta non ha fatto sedere la squadra, come era avvenuto con la Sestese: ecco lo spirito rovelliniano. Anche se non ci sono state grandi opportunità prima dell’intervallo.
La ripresa ha visto un Ardor più fedele al proprio nome. Il Legnano, pur calando leggermente, ha comunque tenuto botta. Al 3′ l’episodio che avrebbe potuto far cambiare la giornata: un triplice brivido nella stessa azione. Su cross dalla destra Passoni si è trovato a tu per tu con Romanò che gli ha chiuso lo specchio di istinto, sulla respinta lo stesso Passoni ha calciato sulla traversa e sulla terza ribattuta verso la porta il muro di difensori è riuscito a bloccare e poi spazzare.
Il brivido ha tenuto alta l’attenzione del Legnano, che sei minuti dopo ha pareggiato i conti con la sorte: Crea è stato liberato solissimo in area davanti a Mauri, in sospetta posizione di fuorigioco. In realtà l’azione era regolare e Crea ha superato Mauri con un rasoterra che però si è stampato sul palo. Al 29′ il secondo brivido per i lilla, con Ortolani che ha chiuso in scivolata su Carrafiello lanciato a rete.
Tre punti che valgono doppio. Il Legnano sale a quota undici (12 se verrà restituito il punto di penalizzazione), nei quartieri alti della classifica. Solo il Verbano è davanti al di là di ogni dubbio, ma a quota 13, in una graduatoria cortissima.
“Ho visto un gruppo – ha commentato Rovellini – Giocatori che si sono aiutati l’un l’altro, che hanno lottato e giocato bene, specie nel primo tempo. Dobbiamo essere più bravi nelle ripartenze e nell’ultimo passaggio. Ho dovuto lavorare sul piano psicologico, e penso di aver dato ai giocatori un’autostima che non avevo visto nel primo tempo di Gaggiano”.
Dalla Nord, i Boys hanno intonato cori per il mister, per Panigada, nuovo idolo assente ieri per infortunio, e per Provasio. E questa è una ciliegina dolcissima su una torta confezionata perfettamente dallo chef Rovellini.