VERBANO-LEGNANO 2-2 (1-1)
VERBANO: Spadavecchia, Micheli, Gecchele, Mira, Scurati, Castelli, Dal Santo, Malvestio, Oldrini, Bianchi, Caldirola. A disposizione: Bertoni, Maestri, Assui, Santagostino, Tafili, Gomez, Lovergine, Lule. All. Genco.
LEGNANO: Cotardo, Curci (40’ st Miculi), D’Onofrio (19’ st Papasodaro), Ortolani, Calviello, Bianchi, Amelotti (29’ st Giardino), Foglio, Berberi, Crea, Grasso. All. Fiorito.
RETI: 8’ pt Mira, 13’ pt Crea, 25’ st Caldirola, 48’ st Foglio.
Il Legnano si aggrappa al suo totem: Valerio Foglio. Ancora lui, alla quarta segnatura in stagione, quasi più decisivo, sulla percentuale delle presenze e considerando il suo ruolo, degli attaccanti top del girone. E il miglior Foglio deve ancora arrivare…
E’ stato un eurogol all’ultimo respiro del Valerio nazionale a salvare il Legnano da una sconfitta che, oltre che immeritata, sarebbe stata micidiale per il morale. La sua parabola sopra la traversa, a superare uno Spadavecchia che oggi ha parato anche le mosche, ha ridato fiato al Legnano, impedendo al Verbano di fuggire, limitando i danni e salvando l’imbattibilità esterna dei lilla.
Il Legnano avrebbe potuto tranquillamente vincerla nel primo tempo. La vivacità e l’aggressività mostrata, anche se frammischiata a qualche errore di troppo, ha fruttato parecchie occasioni da gol sulle quali il portierone di casa ha fatto valere la sua classe. La prima ora di gioco è il segnale positivo che mister Fiorito, al debutto in panchina, deve portare a casa da Besozzo per costruire l’auspicata rimonta del Legnano. L’innovazione portata dal tecnico è un 4-3-3 con Foglio avanzato a centrocampo e D’Onofrio arretrato a esterno basso. I ragazzi sono partiti forte, con Berberi che al 3’ è andato via di potenza sfiorando poi il palo. Al 7’ occasionissima, ancora con Berberi in ottima posizione che, anzichè tirare, ha dato a Grasso per una conclusione strozzata.
La maledizione della Bombonera però ha aleggiato anche oggi nell’aria: alla prima azione, all’8’, il Verbano è passato, con una punizione non irresistibile che Cotardo non ha trattenuto. Sul pallone si è fiondato Mira che ha insaccato.
La reazione è stata immediata: al 13’ Crea ha pareggiato con un gol capolavoro, una semisforbiciata di controbalzo appena dentro l’area che ha incocciato il palo interno e si è insaccata. Il Legnano per tutta la prima frazione è stato propositivo e vivace, ma ha dovuto fare i conti con Spadavecchia, che nell’ordine ha parato miracolosamente prima su Foglio (al 16’), poi su Amelotti (27’).
L’illusione del gol si è avuta anche al 37’, su punizione dell’ottimo Amelotti e deviazione all’ultimo di un difensore con palla fuori di un soffio.
Un bel Legnano che avrebbe meritato il vantaggio. La ripresa è iniziata nello stesso segno, visto che al 2’ Spadavecchia ha deviato con la punta delle dita un gran tiro di Grasso.
Al 10’ si è riaffacciato il Verbano, con un bella manovra fatta di tocchi di prima e Bianchi, monumentale come sempre, pronto a murare la conclusione. Al 15’ un brivido, con cross dalla destra e Calviello che ha rischiato la clamorosa autorete.
Al 17’ il contropiede lilla ha consentito a Grasso lanciato di concludere, ma sull’esterno della rete.
Al 25’ lo splendido gol di Caldirola, con un tiro sulla sinistra a incrociare su cui Cotardo non ha potuto nulla. Il Legnano, che già da un quarto d’ora aveva perso il pallino del gioco, ha cominciato a disunirsi sbagliando troppi appoggi e lanciando troppe palle lunghe. La seconda doccia fredda ha fatto temere il peggio, anche perché al 31’ si è rischiata la replica del gollissimo di Caldirola, ma questa volta il tiro è uscito di un niente.
Il Legnano nell’ultimo quarto d’ora ha cercato di riassestare la partita: Berberi, servito da Crea, ha accennato finta e controfinta e tentato il golasso, ma il pallone è terminato abbondantemente fuori. Quando sembrava non esserci più speranza San Valerio ha sfoderato il suo sinistro all’ultimo respiro, su punizione. Parabola sopra la barriera e gol sulla sinistra di Spadavecchia, che questa volta nulla ha potuto.
E’ difficile trarre un bilancio da una partita piuttosto contradditoria: un tempo per parte fa dire che ai punti il risultato è giusto. La maledizione della Bombonera non è stata sfatata ma almeno ha ricevuto un bel calcio nelle terga da Foglio. Visto come si era messa, il pareggio va bene, ma l’imperativo era vincere per non perdere ulteriore terreno. Alla prima mister Fiorito ha messo in campo una squadra che per un’ora ha fatto molto bene, per poi disunirsi ma senza mai smarrirsi del tutto. I dati negativi: non concretizzare le occasioni e non mantenere ordine e qualità per tutti i 90 minuti. Qualche singolo sotto tono, da Calviello a un Berberi che non riesce a ritrovarsi. E aggiungiamoci un pizzico di cattiva sorte da Bombonera… Certo, dal Legnano ci si aspetta comunque molto di più.
Non dimentichiamo i dati positivi: la prima ora di gioco e la reazione al primo gol, l’ottima prova di Amelotti che proprio sul campo che per anni è stato suo ha dimostrato di essere un giocatore prezioso di cui il Legnano ha bisogno. Foglio sempre decisivo, Crea pure, D’Onofrio fonte di energia e carattere e infine, perché merita una menzione speciale, un Marco Bianchi galattico che ha salvato il risultato più di una volta con il suo tempismo e il suo fisico. Un Robocop che rappresenta, con Foglio, la vera luca del Legnano di quest’anno.