Il Legnano pareggia in dieci, un rosso da teatro dell’assurdo

FANFULLA-LEGNANO 1-1

 

LEGNANO: Ferragina, Moscatiello, Bertolli, Mangieri, Scanu, Bagnasco, Focone, Gioia (42’ st Bettini), Bzethaj (29’ st Di Benedetto), Todaj, Rizzini (38’ st Recchia). All. Bortolato.

 

RETI: 18’ st 1-0, 24’ st Rizzini.

 

La Juniores dà dimostrazione di carattere e di qualità contro il Fanfulla. Una partita controllata dal primo al novantesimo, giocata in dieci contro undici per un tempo intero, pareggiata nonostante un immeritato svantaggio, non vinta per l’imprecisione sotto porta.

Il fattaccio, un episodio da annali, è avvenuto al terzo della ripresa. Renato Focone è rimasto a terra per uno scontro. Le due squadre hanno buttato fuori il pallone per tre volte per assistere il ragazzo, ma l’arbitro ha fatto ceno di continuare. Quando si è deciso a fischiare non lo ha fatto per assistere subito il ragazzo, ma lo ha ammonito come se avesse simulato. Invece c’era di che preoccuparsi, perché Renato era spaventato e diceva di non sentire sensibilità nelle braccia. Il preparatore atletico lilla ha chiesto l’intervento dell’ambulanza ed è stato espulso. Già siamo nell’assurdo, ma si è entrati in un’opera di Ionesco quando il cartellino rosso è stato sventolato perfino in faccia a Focone mentre veniva caricato sulla lettiga. Un caso forse mai visto negli annali del calcio. Per fortuna Renato sta bene e non è nulla di grave.

Tornando alla partita, il Fanfulla in superiorità numerica ha fatto centro al primo tiro, su uno dei pochi errori della retroguardia di Bortolato. Il pallino era del Legnano e tale è rimasto. Sacrosanto il pareggio di Rizzini, con una fucilata nell’angolino da venti metri.

Il tecnico lilla è molto soddisfatto: “Quell’episodio, mai visto su un campo di calcio, l’inferiorità numerica e lo svantaggio potevano farci perdere la testa e prendere un’imbarcata. Invece no. I ragazzi hanno dimostrato grande carattere comandando il gioco come nulla fosse. Abbiamo buttato al vento molte occasioni, due in particolare clamorose. Dobbiamo essere più precisi e più cattivi sotto porta, e più aggressivi e costanti nell’attaccare, ma ci vuole tempo. Per ora va benissimo così”.