La Lentatese ribalta il risultato ed espugna il Mari

LEGNANO-LENTATESE  1-2  (1-0)

LEGNANO: Travaini, Maestri, Arrighi (5’ st Lazzati), Di Stefano (12’ st Calini), Poerio, Rinaldi, Cipullo, Cozzi, Frau, Gentile (25’ st Frattini), Brusa. All. Invernizzi.

RETI: 25’ pt Frau, 10’ st 1-1, 25’ st 1-2.

Un’altra sconfitta evitabile per la Juniores in questo difficile finale di stagione, ma con la consapevolezza che molti problemi derivano dall’aver dato una mano importante alla causa maggiore, cioè la prima squadra. E questo significa aver raggiunto l’obiettivo primario: dare supporto alla formazione maggiore stando al riparo da qualsiasi rischio di classifica. Non ci sono infatti pericoli di essere invischiati nella lotta per mantenere la categoria, con i 6 punti di vantaggio sulla Solbiatese a due partite dal termine.

Anche quest’oggi al Mari i ragazzi di Invernizzi si sono portati in vantaggio e hanno poi regalato il pareggio con un’ingenuità grave resa più pesante dalla decisione del direttore di gara, generoso nel concedere il rigore alla Lentatese. Anche il 2-1 ha visto il potente centravanti ospite involarsi verso la porta senza troppa opposizione.

Era stato ben costruito il vantaggio di Frau, lesto al tap-in sul secondo palo per sfruttare una bella incursione laterale di Arrighi. La partita sembrava saldamente in mano lilla, poi il rigore sopra accennato e addirittura l’1-2. Il Legnano ha provato a rimetterla in piedi con buone occasioni di Brusa, Frau e Cipullo, non concretizzate. La squadra ha palesato ancora difficoltà a trovare la via del gol e troppe leggerezze in fase difensiva. Troppi brividi, per esempio, nelle mischie in area seguite alle rimesse laterali alla Aron Gunnarson dell’esterno lentatese.

“Lottare con questi problemi numerici non è facile – commenta mister Invernizzi – In classifica non cambia nulla, ma dispiace aver perso contro una squadra ampiamente alla nostra portata. Però abbiamo raggiunto i nostri obiettivi: abbiamo lanciato in prima elementi importanti, come Miculi, abbiamo mantenuto la categoria e abbiamo fatto crescere i 2001. Ovviamente ho detto a più riprese ai ragazzi che non sono più nelle categorie giovanili basse: qui conta il risultato e bisogna avere una mentalità diversa”.