ACCADEMIA PAVESE-LEGNANO 2-3 (1-2)
ACCADEMIA PAVESE: Binaschi, Negri, Riceputi, Davenia, Filadelfia, Brega, Buscaglia, Cozzi, Romano, Foppa, Alibrandi. A disposizione: Malcovati, Losi, Mangiarotti, Pellegatta, Coppini, Firpi, Zani, Piras. All. Albertini.
LEGNANO: Pasiani, Ronchi, Ortolani, Provasio, Bianchi, Balconi, Foglio, Amelotti, Frau, Crea, Trenchev. A disposizione: Sinanj, Giardino, Borghi, Calviello, Conti, Poerio, Maestri, Grasso, Miculi. All. Fiorito.
RETI: 16’ pt Crea su rigore, 22’ pt Romano su rigore, 32’ pt Amelotti, 44’ st Borghi, 47’ st Zani.
Una risposta da squadra vera, perché il Legnano lo è. Punto. Dopo una settimana di sofferenze nate da contestazioni senza capo né coda (come si può criticare una compagine che ha inanellato 10 vittorie 3 pareggi e la sola sconfitta col Mariano nelle ultime 14, rimettendo in piedi un campionato defunto a novembre?), i lilla tornano a santificare la domenica con i tre punti.
L’impresa è tale perchè realizzata in condizioni psicologiche difficilissime, in trasferta e contro una delle formazioni più in forma del momento, reduce dal 5-1 contro l’Alcione. Il tutto con una rosa ridotta all’osso che ha dovuto, per la regola degli under, mettere Grasso in panchina, far debuttare Balconi nell’inedito ruolo di difensore nel 3-5-2 e affidarsi come prima punta al promettentissimo Frau.
L’Accademia Pavese, con l’attacco guidato dall’ex Alex Romano e reparti tutti ottimamente organizzati, si è battuto alla morte senza regalare nulla. Il primo tempo è stato equilibrato, sbloccato da due rigori abbastanza generosi accordati prima al Legnano (fallo veniale su Crea e gol del Mago stesso) e poi all’Accademia (avversario cinturato leggermente da Bianchi su un corner e realizzazione di Romano).
L’episodio questa volta ha sorriso a noi. Pochi minuti dopo il pareggio di Romano, infatti, il Legnano si è guadagnato una punizione su una ripartenza. Il cross in mezzo ha trovato pronto Amelotti a girare in rete di destro: è il primo gol di Matteo, che aveva ancora in gola il rospo della rete sfiorata all’ultimo secondo a Fenegrò, ed è pesantissimo.
Nella ripresa il possesso palla è stato appannaggio più dell’Accademia Pavese, ma per scelta del Legnano, che ha deciso di puntare su contropiedi veloci e non pressare alto. E ce ne sono state di ripartenze che meritavano miglior sorte.
Il Legnano ha messo al sicuro il risultato solo all’89’, per cui non ha potuto mai distrarsi. Bella davvero l’azione del gol: Borghi ha pescato Ronchi sulla destra, ficcante nella sua azione verso il fondo. Borghi lo ha seguito a rimorchio e ha raccolto di prima il suo appoggio all’indietro, insaccando imparabilmente.
A un secondo dalla fine l’Accademia, mai doma, ha trovato il 2-3 su una mischia scaturita da una punizione, con il neoentrato Zani.
Ha stupito la formazione iniziale, con Grasso in panchina e Balconi centrale difensivo, ma Fiorito spiega chiaramente le sue scelte, tutte azzeccate: “Balconi ha le caratteristiche per fare il centrale difensivo e lo ha dimostrato giocando una partita splendida. Con le assenze di Curci, Miculi e Nasali, ho dovuto inserire un 2000 in più: oltre a Trenchev, Frau, chiamato a fare l’attaccante con Crea. L’alternativa era schierare Sinanj, ma non me la sono sentita di togliere Pasiani, un portiere che ha dato sicurezza a tutta la difesa, oppure cambiare modulo, ma dopo 15 partite era un rischio troppo elevato. Non abbiamo espresso il nostro calcio migliore, ma abbiamo proposto una magnifica fase difensiva e giocato da squadra. La vittoria è limpida”.
Tre punti di valore morale e simbolico elevatissimo. Chi si aspettava una squadra demotivata dalla difficile settimana ha sbagliato di grosso. Siamo a meno 5 dalla vetta, a +2 sul Fenegrò e a +3 su Varesina e Verbano. Domenica scontro diretto al Mari contro i sempre temibili ragazzi del presidente Barbarito. L’orario della partita cambierà per l’introduzione dell’ora legale (inizio alle 15.30). Potrebbe essere l’ultima volta che questo avviene, visto che dal 2020 non è esclusa l’abolizione dell’ora estiva.