Legnano da lustrarsi gli occhi: Castellanzese travolta

LEGNANO-CASTELLANZESE 5-2 (2-1)

LEGNANO: Bizzi, D’Aversa (33’ st Borghi), Foglio ( 30’ st Tindo), Ricozzi, Nava, Ciappellano, Cocuzza (36’ st Ortolani), Pennati, Gobbi (16’ st Pavesi), Rinaldi (30’ st Miculi), Gasparri. All. Manzo.

CASTELLANZESE: Colnaghi, Giugno, Florindo, Mara, Mauri, Allodi (13’ st Mazzola), Chessa, Perego (1’ st Banfi), Gibellini (22’ st Dell’Aera), Esposito (22’ st Moroni), D’Onofrio (22’ st Pedergnana). All. Roncari.

RETI: 3’ pt Cocuzza, 34’ pt Mara, 36’ pt Pennati, 4’ st Ricozzi, 6’ st Gobbi, 7’ st Banfi, 32’ st Cocuzza.

Valanga lilla. La prima uscita ufficiale del Legnano è stata spettacolare, da lustrarsi gli occhi. Ma meglio tenere i piedi per terra: il debutto ufficiale contro un’avversaria di campionato ha detto che possiamo prepararci a una D degna del nome Legnano.
Giusto per stare sul pezzo e continuare la crescita, abbiamo chiesto a mister Manzo che cosa non gli è piaciuto della “manita” rifilata a una degnissima avversaria: “Non mi è piaciuto come abbiamo gestito la partita dopo il secondo gol e soprattutto dopo il quarto. Non è tollerabile pensare che la partita sia finita. Siamo stati lenti e abbiamo abbassato la tensione, non siamo più andati ad aggredire come prima e non siamo stati tranquilli. E se una squadra sopra di tre gol non lo è, vuol dire che c’è da lavorare”.
Il mister ha ragione su questo calo d’atteggiamento. Ma la serata è stata così spettacolare e coinvolgente che non è andato a casa senza piena soddisfazione nemmeno uno dei tifosi sugli spalti (ed erano davvero tanti, soprattutto considerando la data).
Se il buongiorno si vede dal mattino, la giornata si preannuncia di un sereno smagliante. Da anni, almeno dall’epoca della C1, non vedevamo il Legnano giocare così bene: scambi veloci e imprendibili, ficcanti e verticali, aggressione all’arma bianca, due inizi fulminanti di frazione e i saggi di classe di alcune individualità scintillanti, su tutti il travolgente Cocuzza (nella foto d’archivio scattata domenica 11 a Novara). Il primo gol è uno schema su punizione perfettamente eseguito, ed è arrivato dopo meno di tre minuti: scambio di prima Foglio- Ricozzi-Cocuzza con quest’ultimo velocissimo in area e mortale col diagonale basso. Dalla tribuna sono fioccati gli applausi. Un altro bello schema ha portato Pennati (che bravo questo talento prelevato dal Renate) a concludere a botta sicura, ma trovando Colnaghi pronto alla prodezza. Sono passati due minuti scarsi e un altro scambio in velocità ha messo Gasparri in condizione di concludere con un diagonale che ha trovato ancora Colnaghi pronto e reattivo. Un inizio fulminante che ha entusiasmato il Mari.
La Castellanzese si è fatta intravedere al 15’ con un tiro al volo alto dell’ex D’Onofrio. I neroverdi non si sono disuniti e hanno riordinato le fila, anche se il gol, bello, è arrivato al primo tiro nello specchio e su palla inattiva: punizione velenosa a rientrare proprio di D’Onofrio e Mara ha spizzicato di giustezza mettendo fuori causa Bizzi.
Ma qui i tifosi lilla hanno avuto un’altra emozione che mancava da tempo: la risposta immediata dei propri beniamini, che punti sul vivo hanno subito rimesso le cose a posto. Merito di un’azione di Gasparri con palla rasoterra a centro area, dove si è avventato Pennati con un piatto in scivolata nell’angolino.
A inizio ripresa, sicuramente stimolati da mister Manzo, i ragazzi l’hanno chiusa in modo implacabile. Al 4’ Ricozzi ha fatto tris con una punizione a foglia morta in perfetto stile Corso (Colnaghi forse non impeccabile questa volta). Il tempo di battere palla al centro, o poco più, che Gobbi si è avventato come un avvoltoio sul controllo un po’ lento di un avversario, involandosi verso la porta e infilando Colnaghi. Un 4-1 altisonante e forse impensabile.
Ma l’euforia rischia di essere pericolosa in D, e così è stato: un minuto dopo il gol di Gobbi, Chessa ha trovato spazio sulla sinistra e ha crossato al centro, dove Banfi in girata ha ridato qualche flebile speranza agli ospiti. I neroverdi hanno continuato a tenere bene il campo, con il Legnano che ha tirato anche troppo il fiato. Ma è bastato un piccolo spavento a risvegliare la belva assopita. Al 18’, infatti, la Castellanzese ha rischiato di segnare il 4-3, con Gibellini solissimo chiuso dall’uscita a peso morto (specialità di Handanovic) di Bizzi, che coadiuvato da Ciappellano ha respinto la minaccia.
Il Legnano si è scosso e ha presto confezionato il quinto gol: merito di Cocuzza, che ha rubato palla a un avversario un po’ macchinoso (gli ospiti hanno protestato per un fallo) e ha poi compiuto un numero d’autore, con un rientro alla Robben sul sinistro e tocco da biliardo nell’angolo lontano. Partita finita, ma questa volta il Legnano, anche se un po’ stanco, ha cercato il sesto gol con un lancio di Pavesi per Gasparri, che però ha sprecato alto da ottima posizione. Un tiro di Moroni alto è stato l’ultimo sussulto di una partita avvincente e ricca di emozioni, che ha dimostrato la netta superiorità del Legnano senza però far sfigurare la Castellanzese, che non ha mai smesso di proporre la sua organizzazione di gioco.
Adesso si va a Carate per il primo turno vero e proprio: la squadra di Criscitiello ha chiesto l’anticipo della partita a sabato 26 agosto. Un altro test per capire a che livello è il Legnano rispetto alle altre avversarie. Tra amichevoli e Coppa, gli uomini di Manzo hanno realizzato 14 gol in tre partite, e non contro squadre della parrocchia. La mano del mister è chiara, e se la squadra può migliorare molto, ci sarà di divertirsi.