Legnano senz’anima: dura sconfitta a Scanzorosciate

SCANZOROSCIATE-LEGNANO 2-0 (1-0)

 

SCANZOROSCIATE: Colleoni, Bertolotti, Corno, Gambarini, Paris, Rota, Zambelli, Vallisa, Bangal (21’ ST Bertacchi), Aranotu (41’ St Giangaspero), Lizzola. All. Valenti.

 

LEGNANO: Ragone, Nava, Foglio (26’ st Pavesi), Ricozzi, Miculi, Ciappellano, Montenegro (821’ st Borghi), Pennati (25’ st Rinaldi), Cocuzza, Alvitrez, Plumbai (818’ st Gasparri). All. Cusatis.

 

RETI: 26’ pt Paris, 33’ st Vallisa.

 

Così non va. Un Legnano senz’anima soccombe meritatamente a uno Scanzorosciate grintoso e motivato. In terra bergamasca i ragazzi hanno ripetuto la prova sconcertante dello scorso ottobre a Villa d’Almè. C’è da sperare che anche ciò che seguirà sia uguale: da quella trasferta il Legnano cambiò volto mettendo in cascina così tanto fieno da avere ancora l’aia piena.

Il concomitante pareggio della Pro Sesto e la rocambolesca sconfitta dell’Arconatese tengono il campionato apertissimo e avvincente, ma non si può sempre sperare nelle disgrazie altrui, perché quattro sconfitte in un mese e mezzo non sono un ruolino di marcia accettabile.

Cusatis ha deciso di lanciare Plumbaj dal primo minuto al posto di Gasparri; a centrocampo ha sacrificato Pèrez mettendo Pennati mezzala alla destra del regista Ricozzi.

Il Legnano ha cominciato bene, andando subito in gol al 6’: Alvitrez ha servito un filtrante sulla sinistra per Cocuzza che ha infilato sotto il sette. Purtroppo ha rovinato tutto il guardalinee, alzando la bandierina per un fuorigioco a dir poco dubbio, anzi diciamo pure inesistente. Qui la partita poteva decisamente svoltare, ma il Legnano dopo ha fatto poco perché ciò avvenisse.

Un paio di cross insidiosi di Cocuzza sono stati salvati con recuperi in extremis dei difensori, prima che il tecnicissimo Aranotu, un prospetto da tenere sott’occhio, seminasse il panico nella difesa lilla, salvata dall’intervento di Ciappellano. Due minuti dopo (al 26’) il gol del vantaggio orobico, nato da una svirgolata della difesa lilla e da un tiro al volo che ha attraversato una selva di gambe prima di giungere a Paris sul secondo palo: facile il suo tap-in. Lo Scanzorosciate ha cominciato a giocare in fiducia, vincendo duelli e aggredendo sistematicamente il portatore di palla. Il Legnano non si è disimpegnato male in fase di uscita, ma non ha mai trovato idee e alternative valide appena passata la metà campo.

A inizio ripresa è parso di vedere un Legnano leggermente più propositivo, fino all’azione di Foglio al 14’, con palla in mezzo a Cocuzza e girata fermata in caduta da un difensore con la mano. Da valutare la dinamica, comunque niente rigore. Un minuto dopo Cocuzza ci ha riprovato concludendo sull’esterno della rete.

Ci ha provato anche il neoentrato Gasparri al 19’, sparando alto. Al 20’ lo Scanzorosciate si è rifatto vivo con una mischia furibonda conclusa da un tiro di Aranotu che ha chiamato Ragone al miracolo all’incrocio. Purtroppo al 33’, forse battezzando fuori la lenta conclusione da distanza siderale di Vallisa, lo stesso Ragone si è fatto un po’ sorprendere sul palo alla sua destra. Cristiano è proprio l’ultimo a cui si possa imputare qualcosa: ha dimostrato per tutto il campionato di onorare la maglia del Legnano, salvando spesso il risultato. Il suo campionato è di altissimo livello. Oggi la colpa è collettiva e risiede nella testa: l’atteggiamento, come ha sottolineato il presidente Munafò, è stato sbagliato e deludente. Se si vuole correre per il primato fino alla fine, bisogna ripartire come si fece dopo la brutta sconfitta di Villa Valle.