GOVERNOLESE-LEGNANO 3-3- (1-0)
GOVERNOLESE: Gottardi, Bianchetti, Chiari, Mambrini, Micheloni, Chiarini. Pernigotti (20′ st Ghirardi), Lauricella, Ghezzi, Berta (34′ st Papa), Busatto (20′ st Cenzato). All. Bresciani.
LEGNANO: Cotardo, Ortolani, Curci, Trenchev (1′ st Arrighi), Bianchi, Nasali, Crea (14′ st Papasodaro), Amelotti (20′ st Giardino), Berberi, Grasso (49′ st Brusa), D’Onofrio. All. Erbetta.
RETI: 10′ pt Berta, 1′ st Berberi su rigore, 15′ st Ghezzi, 27′ st Grasso, 48′ st Berberi, 52′ st Ghirardi.
Girandola di emozioni, altalena pirotecnica, beffa finale e impresa sfiorata. Il Legnano torna dal mantovano con l’amaro in bocca, ma anche con un’aumentata consapevolezza delle proprie potenzialità. Nella prima uscita ufficiale della stagione i lilla non si sono fatti mancare niente. Contro la Governolese, formazione strutturata per vincere il girone C di Eccellenza, i ragazzi di Erbetta hanno sofferto nel primo tempo la maggior efficacia e il più collaudato equilibro dei padroni di casa. Poi la musica è cambiata, e non poco: l’espulsione di Nasali, ingenua per non dire imperdonabile, poteva essere fatale. Invece la giovane formazione lilla ha disputato una prova gagliarda e a tratti spumeggiante, ribaltando il risultato al terzo di recupero e subendo l’incredibile pareggio al settimo dell’over time, molto oltre la fine della partita. E qui, lo scadente arbitraggio del signor Spinetti ha conosciuto il suo errore più grossolano, puramente cronometrico. Quattro minuti di recupero designato, un infortunio che ha fatto perdere un minuto, al massimo due. Fanno sei, a essere generosi. Ma sette abbondanti sono ingiustificabili. Questo non esime i giocatori lilla da un esame di coscienza sui propri errori di inesperienza. Ingenuità che devono essere eliminate in vista del campionato. Una lezione quindi da non perdere.
La Governolese ha disputato un primo tempo convincente, per presenza fiscia e lucidtà di manovra, illuminata in attacco da Berta, giocatore di categoria superiore. Proprio lui, al 10′ ha infilato Cotardo dal limite con un fendente precisissimo. Il Legnano ha provato la reazione senza i giusti equilibri soprattutto a centrocampo, con un numero di errori tecnici troppo alto. E creando quindi popchi grattacapi a Gottardi, anche se qualche chance è stata malamente sprecata. Sono stati i rossoblu di casa ad avvicinarsi di più al raddoppio, semmai.
L’intervallo ha fatto scattare qualcosa. In campo è entrata un’altra squadra: veloce, aggressiva, coraggiosa. La Governolese non è più stata così sicura nella copertura degli spazi, scoprendone spesso di molto allettanti. Più per merito del Legnano che per colpe proprie. Per esempio sulla fulminea incursione di Crea sulla sinistra, a pochi secondi dal fischio d’inizio. Il Mago ha saltato secco un uomo, è entrato in area bevendosene un altro, che non ha avuto altra scelta che stenderlo. Rigore solare, che bomber Berberi ha insaccato alla destra di Gottardi.
Sentenza Oltjan è stato autore di una prestazione maiuscola, fungendo da boa per alzare la squadra e smistando palloni, difendendo la sfera da attacchi portati spesso da tre o quattro aversari, pronto a fare da sponda per Grasso e Crea e soprattutto implacabile ad avventarsi su qualunque palla con vista porta. Proprio mentre ci si attendeva il meglio è arrivata la doccia fredda: Nasali, già ammonito, ha strattonato da dietro un avversario a cinque metri dall’area. Espulsione e Legnano in dieci. Pochi minuti e la frittata è sembrata cotta a puntino: su un cross basso da destra, Ghezzi in mischia ha anticipato tutti con un tocco non impeccabile ma efficace, proprio per questo da avvoltoio d’area. 2-1 per i padroni di casa e un Everest da scalare. Ma in campo c’erano 10 sherpa. La cordata ha dimostrato di essere vincente al 27′: palla al limite per il neoentrato Papasodaro, tocco morbido e filtrante per Grasso e gol a tu per tu col portiere. 2-2: già un’impresa, ma perfettamente conseguente a quanto si stava vedendo in campo. Ben inteso, la Governolese non ha mai rinunciato alle sue trame offensive, trovando logicamente spazi interessanti con la superiorità numerica, chiamando Cotardo a un paio di interventi non banali.
Ma anche il Legnano, soprattutto il Legnano, ha dato la sensazione di volere e potere vincere. A due minuti dal termine l’occasione più ghiotta per Grasso, solissimo davanti a Gottardi, bravo a sventare una palla sanguinosa. Sembrava la chance irripetibile, ma non è stato così: al terzo dei quattro minuti di recupero Curci, lanciato sulla sinistra, ha messo in mezzo un traversone teso su cui Berberi (nella foto) si è avventato come il Buitre dei tempi migliori. Oltjan decisivo, mortale, definitivo. Il tempo era scaduto alla ripresa del gioco, ma il signor Spinetti ha pensato che una partita così emozionante meritasse altri tre minuti. I ragazzi lilla, purtroppo, non hanno mantenuto la concentrazione fino in fondo, facendosi sorprendere da un lancio lungo sulla destra per Ghirardi il quale, entrato in are non ha avuto difficoltà a freddare Cotardo. Doccia scozzese, delusione, rabbia, ma fino a un certo punto: il Legnano in dieci ha sfiorato un’impresa epica contro una squadra tosta, forte, costruita per vincere il campionato. Tante ingenuità ed errori di inesperienza nei lilla, ma anche molta qualità, potenzialità inesplorate, enormi margini di miglioramento e coraggio da vendere. Il tutto condito da un bomber impressionante e implacabile. L’avventura è appena iniziata…