Dal fango alle stelle: sesta perla del Legnano

LEGNANO-VIRTUS CISERANO 2-1 (1-1)

LEGNANO: Ragone, Ortolani, Foglio, Pennati (34’ st Rinaldi), Miculi, Ciappellano, Borghi, Alvitrez (48’ st Gobbi), Cocuzza, Pèrez (34’ st Ricozzi), Gasparri (28’ st Pavesi). All. Manzo.

VIRTUS CISERANO: Verdi, Suagher, Pozzoni, Perico (46’ pt Mapelli), Riva, Meregalli, Cali, Chiarparin, Okyere (39’ st Giovanditti), Espinal, Haoufadi (18’ st Tonoli). All. Curioni.

ESPULSO: Mapelli per doppi ammonizione.

RETI: 14’ pt Gasparri, 34’ pt Okyere su rigore, 41’ st Cocuzza.

E sono sei! Il Legnano non si pone più limiti e ora insegue addirittura i suoi record storici: piedi nel pantano e classifica siderale. Contro la Virtus Ciserano i ragazzi hanno vinto un’altra battaglia nel fango, l’elemento che in un connubio di opposti è sempre stato il viatico per arrivare alle stelle.
E dire che mister Manzo lavora duro sul palleggio, sul gioco palla a terra e sulla velocità: tre qualità che andrebbero coltivate su un biliardo di erba inglese, non in uno scenario da Platoon. Eppure, con tutte le improvvise follie compiute dalla palla nella puciacca, perfino in quella trincea da Grande Guerra che è diventato il Mari questo lavoro si vede. Anzi, rifulge perché spinto da una cazzimma e da uno spirito di gruppo che stanno facendo innamorare i tifosi lilla.
Secondo posto a 32 punti in condominio con lo sorprendente Scanzorosciate (la Pro Sesto continua a volare a +5, ma non può distrarsi). Non è fantasia, è realtà.
La vittoria di oggi porta ancora il sigillo di un bomber che al Legnano, con questi numeri, mancava da anni: Riccardo Cocuzza. Oggi la pozzanghera gli ha dato una mano, trasformando la palla decisiva in una saponetta per il portiere Verdi, ma Ricky, come i compagni, è stato protagonista di una partita eroica. Ed è in stato di grazia, perché ogni palla che tocca entra. Andrebbero citati tutti: da Gasparri, che ha aperto subito la scatola della Virtus, ad Alvitrez, piccolo di statura ma gigantesco nella qualità del calcio che esprime; da Pèrez, un artista che ha dovuto sostituire il fioretto con la scimitarra finendo senza un centimetro quadro libero dalla poltiglia, all’intero pacchetto difensivo (Ciappellano imperiale, Ortolani perfetto, Miculi lanciato verso un futuro radioso).
L’apertura è stata tutta di Gasparri: palla alta da posizione ghiotta al 7’, gol su splendida combinazione Pèrez-Cocuzza che ha mandato quest’ultimo al cross basso raccolto e insaccato dal Gasp. E infine, raddoppio mancato per una ciccata che non può non avere nel campo il responsabile.
La Virtus si è fatta vedere con una girata alta di Espinal al 18’ e con una clamorosa occasione per Haoufadi solo davanti a Ragone, bravissimo a tuffarsi (mai verbo fu più adatto) a peso morto per chiudere lo specchio. Al 34’ il pareggio: Foglio si è immolato per murare un tiro di Okyere, secondo l’arbitro toccando con la mano in caduta. Rigore: lo stesso Okyere ha trasformato portando il risultato in parità. Il primo tempo si è chiuso con una bella conclusione di Ortolani deviata da Verdi.
La ripresa, pur senza vedere occasioni a grappoli, ha mostrato solo una squadra davvero intenzionata a vincere: il Legnano. All’11’ Pèrez ha sfiorato il raddoppio calciando di poco alto. Al 21’ una straordinaria galoppata di Pennati non si è purtroppo conclusa con un gol che sarebbe stato memorabile. Manzo è intervenuto per vincerla con alcuni cambi strategici, inserendo soprattutto due campioni di velocità e reattività: Rinaldi e Pavesi. Il gol che ha fatto esplodere il Mari è venuto comunque dai più classici interpreti: cross di Alvitrez sulla testa di Cocuzza. La conclusione è parsa un po’ debole, ma Verdi è stato ingannato dal rimbalzo nella pozzanghera facendosi sfuggire il pallone.
Apoteosi nel fango, sotto la tribuna e sotto la curva (nella foto dei Fedelissimi Lilla). No signori, non stiamo sognando. Abbiamo i piedi ben sprofondati nel fango della trincea, dove si combatte per vincere. Ma se è un sogno, allora sogniamo in grande, senza limiti.