LEGNANO-ACCADEMIA GAGGIANO 5-1 (3-1)
LEGNANO: Anedda, Ortolani, Azzolin, Bianchi, Mavilla, Bottone, Myrteza (42′ st Trenchev), Bonomi (42′ st Marcolini), Romano (35′ st Panigada), Provasio, Grasso (25′ st Crea). All. Tomasoni.
ACCADEMIA GAGGIANO: Amadori, Allegretti (11′ st Checchi), Manolio, Spadaccino, Davenia Luca, Mura, Carta (2′ st Maisto), Rebuscini, Bertocchi, Casiraghi, Davenia Lorenzo (6′ st Taverniti). All. Rossi.
RETI: 2′ pt Bertocchi su rigore, 16′, 21′ e 30′ pt Grasso, 15′ st Bianchi, 39′ st Crea.
Valanga lilla. Finalmente una giornata di gloria senza se e senza ma per il Legnano. La scintillante prestazione di Grasso, esploso ieri al Mari con una tripletta e una prestazione colossale, ha travolto il Gaggiano. Una “manita” che non lascia spazio a nessuna ambiguità di interpretazione: il Legnano ha dominato in lungo e in largo.
Eppure, il folletto malefico che sembra tormentare la stagione lilla ha cercato di farsi vedere anche oggi, quando al 2′ Azzolin, su cross di Casiraghi, è intervenuto col braccio un po’ largo causando un calcio di rigore che ha consentito a Bertocchi di portare in vantaggio gli ospiti. Ma a scacciare qualsiasi paura ci ha pensato la squadra, cominciando a macinare gioco brillante, veloce e verticale e creando occasioni a grappoli. Per due volte Grasso ha sbagliato sottomisura, prima sbucciando di testa una palla da distanza ravvicinata, e poi mettendo alto dal limite dell’area piccola. Ma al 16′ le streghe sono scappate a gambe levate dal Mari, terrorizzate dalla cannonata in diagonale all’incrocio dello stesso Grasso: una perla rara che ha evidenziato tutto il talento della giovane punta lilla. Cinque minuti e ancora Grasso si è catapultato assieme a Bianchi su un cross dalla sinistra, insaccando il vantaggio. Al 30′ il formidabile tris, con un calcio di punizione a giro che ha ingannato il portiere Amadori, complice la barriera che si è ingenuamente aperta. Partita praticamente chiusa non solo per il risultato, ma anche per l’atteggiamento del Legnano, padrone del campo con continui fraseggi di prima e verticalizzazioni. Il Gaggiano si è fatto vedere con una pericolosissima occasione gettata al vento da Bertocchi, che ha messo fuori un gol fatto.
Nella ripresa i lilla hanno cominciato più compassati, gestendo tranquillamente il risultato. Un rilassamento che ha concesso a Bertocchi un’altra occasione d’oro, sventata da Anedda con un miracolo in uscita. Il brivido ha ridato la carica al Legnano: al 15′, su corner di Grasso, Bianchi (nella foto), svettando di testa, ha gonfiato il sacco. Su palle come questa, di testa Robocop è una sentenza. Una splendida girata di Myrteza e una nuova conclusione di Grasso hanno fatto da preparazione alla standing ovation che Tomasoni ha concesso al bomber, al 25′, sostituendolo con Crea. Il Mago ha firmato il poker con un diagonale preciso da posizione molto defilata. Da quella stessa posizione Panigada, entrato al 35′ al posto di Romano, ha sfiorato il palo e il sesto gol.
Grasso man of the match ovviamente, ma tutta la squadra si è espressa su alti livelli: le verticalizzazioni di prima di Provasio sono state illuminanti, così come il brio di Bonomi e la regia di Mavilla. Romano e Myrteza hanno dato l’anima per la squadra, mentre la difesa ha concesso tre occasioni più per rilassamento mentale dato dal vantaggio che per errori. Il Legnano ha giocato da squadra, la miglior ricetta per tacitare le polemiche e le tensioni di una settimana complicata.
“Stare fuori è stata dura – ha commentato lapidariamente Grasso – Per reagire così serviva carattere e io so di averlo”.
Quanto a Tomasoni, il mister non si è preso particolari meriti: “Sono qui per migliorare i giocatori, non per cambiarli. In cinque giorni non si possono insegnare e mettere in pratica chissà quali idee nuove. Il merito va quindi ai giocatori, che oggi hanno giocato da squadra mettendosi l’uno al servizio dell’altro”.