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Legnano beffato all’ultimo secondo: è pari contro l’ottimo Verbano

LEGNANO-VERBANO 3-3 (0-1)

LEGNANO: Anedda, Ortolani, Bianchi, De Angelis, Provasio, Bottone (54′ Mavilla), Crea, Myrteza. Romano, Grasso (91′ Scarcella). All. Tomasoni.

VERBANO: Spadavecchia, Scurati, Bratto (70′ Licciardello), Sorrentino, Micheli, Malvestio (86′ Giardino), Dal Santo, Gecchele (60′ Monteverdi), Amelotti, Caliman, Oldrini (61′ La Marca). All. Celestini.

RETI: 20′ pt Caliman, 1′ st Grasso, 12′ st Crea, 16′ st Amelotti, 18′ st Romano su rigore, 49′ st Giardino.

Legnano-Verbano, se fossimo spettatori esterni e non avessimo l’imponente pregresso di delusioni di quest’anno, andrebbe agli archivi come una partita spettacolare ed emozionante, tra due squadre di vertice.
E’ stata una partita nel pieno stile del Legnano di quest’anno. Nel bene e nel male. Partiamo dal male: un tempo regalato e giocato malissimo, il ramnmarico finale per l’ennesima vittoria buttata al vento, l’idea di avere di fronte una squadra con un’identità più chiara. Il bene: la reazione nel secondo tempo, un Crea che quando si accende illumina il vocabolo calcio, il ritorno incoraggiante di Nicholas De Angelis, il carattere per ribaltare e andare due volte in vantaggio. Oltre alla consapevolezza di avere un attacco dalle potenzialità altissime.
Dopo uno stacco di Bianchi su cross di Crea, finito fuori di poco, è stata una sofferenza. Il Verbano ha dimostrato di giocare a memoria, con l’interessantissimo Micheli a comandare la fascia e un Amelotti faro del gioco.
Le occasioni per gli ospiti sono fioccate, interrotte dal colpo di testa di poco alto di Grasso al 18′, su cross di De Angelis. Oldrini aveva già mancato due opportunità a quel punto. Al 27′ il gol di Caliman, sbucato a fari spenti su cross di Micheli. Oldrini ha concluso sull’esterno della rete al 38′ una grande chance innescata da Amelotti. Al 44′ flash di Romano con una delle su girate volanti e deviazione di Spadavecchia. 45 minuti di Legnano con le distanze sbagliate, spaesato e con un Verbano determinato e lucido.
L’intervallo ha cambiato ancora una volta qualcosa nella testa dei giocatori lilla. E’ rientrata in campo un’altra squadra, grintosa, veloce, decisa. Dopo meno di un minuto il bel gol di Grasso di testa in tuffo. Tre minuti dopo Bottone ha colpito il palo con un tiro che poteva essere indirizzato in porta con maggior convinzione. Oldrini ha sprecato il vantaggio all’8′, spedendo fuori di sinistro da centro area, in perfetta solitudine. All’11’ l’ex Sorrentino ha salvato sulla linea dopo che Grasso aveva rubato palla a Spadavecchia. Quindi il gol, ispirato da De Angelis che ha dribblato due uomini e confezionato da Crea che ha saltato il portiere insaccando.
Vantaggio durato poco: al 16′ Amelotti ha pareggiato su punizione da 25 metri. Meno di due minuti e Grasso si è guadagnato un calcio di rigore che Romano ha insaccato alla sinistra di Spadavecchia. Ci sono state ancora emozioni che avrebbero potuto portare tanto al quarto gol lilla che al pareggio ospite. Pareggio arrivato all’ultimo secondo con un colpo di testa del neoentrato Giardino su cross del solito Micheli. Una beffa perché così vengono considerati i gol allo scadere, ma va ammesso che il pari è il risultato giusto. Poco sarebbe cambiato, vista la situazione di classifica, ma almeno si sarebbe raccolta una vittoria contro un signor avversario lottando almeno, nell’ultimo incontro interno l’8 aprile contro l’Accademia Pavese, per mantenere un’esile speranza nella matematica, unico elemento che ancora non condanna il Legnano.

Legnano tennistico: sei gol al Saronno con tris di Romano

SARONNO-LEGNANO 0-6 (0-1)

SARONNO: Frigerio, Zanzi, Ferraro (23′ st Bruno), Onwudebe, Pisoni, Cantoni, Alanga, Zolana, Surace (40′ pt Marzorati), Lardera (27′ st Bonfieni), Matheus. all. Aiello.

LEGNANO: Anedda, Ortolani, Azzolin (24′ st Scarcella), Bianchi, Bottone (18′ st Provasio), Mele, Myrteza (33′ st Grasso), Trenchev, Panigada, Crea (33′ st Borghi), Romano. All. Tomasoni.

RETI: 28′ pt Romano, 12′ st Panigada, 13′ st Romano, 29′ st Panigada, 32′ st Crea, 42′ st Romano.

Valanga lilla. Un pomeriggio in discesa per il Legnano, che gioca a tennis nella classicissima col Saronno, divertendosi e divertendo nella ripresa, dopo un primo tempo ancora ad andamento lento e senza istinto killer. Amaretti in grave difficoltà: non dobbiamo illuderci, questa partita dice poco o nulla sulle possibilità lilla di conquistare i play off, ma certo è un ricostituente che ci voleva. Dietro ormai c’è il vuoto: la sesta in classifica è lontanissima, la posizione è consolidata. Purtroppo la sfida da vincere è un’altra: recuperare due punti sul Busto 81, anche oggi vincente sul difficile campo di Lazzate, ma recuperarli vincendo anche lo scontro diretto all’ultima, per non restare a 10 punti di distacco, muro che segna l’esclusione dai play off. A meno che i bustocchi non vincano il campionato, cosa tutt’altro che improbabile, nel qual caso la corsa andrebbe fatta sul Cavenago Fanfulla.
Ma restiamo alla partita di Cesate: Tomasoni ha schierato Myrteza, Panigada e Romano davanti, Crea alle loro spalle e il giovane Trenchev a dar man forte a Bottone a metà campo. Ivan è stato autore ancora una volta di una prestazione convincente. Il Legnano è partito compassato, consapevole di poter far male in qualunque momento ma ancora senza quella cattiveria che i tifosi vorrebbero vedere. La gragnuola di gol non lascia molto spazio alla descrizione di altre azioni: il vantaggio al 28′, quando Romano ha raccolto e stoppato un cross dalla destra che ha scavalcato tutta la difesa, insaccando con un destro a pelo d’erba alla destra di Frigerio. Non è seguito subito il tentativo netto di chiuderla, cosa che ha lasciato ancora perplessi i tifosi lilla.
La musica è cambiata decisamente in meglio nella ripresa. Spartiacque il bellissimo gol di Panigada: incursione dal vertice sinistro dell’area, rientro sul destro e tiro a giro, per intenderci, alla Dybala. La difesa del Saronno a quel punto si è squagliata, concedendo praterie agli attacchi lilla. Non è passato un minuto che Romano si è involato in profondità affrontando Frigerio in uscita. La palla si è fermata oltre l’estremo difensore di casa e Romano, a porta vuota appena dentro l’area, ha solo dovuto appoggiare il tris nel sacco. Panigada ha continuato la festa sparando un fendente su ribattuta della difesa. Poi è stata la volta di Crea, anche lui su entrata in area dal lato sinistro, dimostratosi il punto più debole della difesa amaretta. Romano ha sfiorato altre tre volte il gol: facendosi bloccare il dribbling da Frigerio in uscita, tirando a fil di palo dal limite e sparando incredibilmente alto da zero metri. Errori dovuti al risultato acquisito: sullo zero a zero Alex non li avrebbe mai commessi. Il tris personale è comunque arrivato a tre minuti dal termine, con un diagonale sul palo lungo, dalla destra.
Una festa facile contro un avversario arrendevole, ma che consente di mantenere il passo con le prime quattro e regala un pomeriggio di divertimento puro ai tifosi. In questi incontri la più forte ha solo da perdere. E il Legnano, quest’anno, se ne è accorto in troppe occasioni.

Grasso devastante, il Legnano cala la “manita”

LEGNANO-ACCADEMIA GAGGIANO 5-1 (3-1)

LEGNANO: Anedda, Ortolani, Azzolin, Bianchi, Mavilla, Bottone, Myrteza (42′ st Trenchev), Bonomi (42′ st Marcolini), Romano (35′ st Panigada), Provasio, Grasso (25′ st Crea). All. Tomasoni.

ACCADEMIA GAGGIANO: Amadori, Allegretti (11′ st Checchi), Manolio, Spadaccino, Davenia Luca, Mura, Carta (2′ st Maisto), Rebuscini, Bertocchi, Casiraghi, Davenia Lorenzo (6′ st Taverniti). All. Rossi.

RETI: 2′ pt Bertocchi su rigore, 16′, 21′ e 30′ pt Grasso, 15′ st Bianchi, 39′ st Crea.

Valanga lilla. Finalmente una giornata di gloria senza se e senza ma per il Legnano. La scintillante prestazione di Grasso, esploso ieri al Mari con una tripletta e una prestazione colossale, ha travolto il Gaggiano. Una “manita” che non lascia spazio a nessuna ambiguità di interpretazione: il Legnano ha dominato in lungo e in largo.
Eppure, il folletto malefico che sembra tormentare la stagione lilla ha cercato di farsi vedere anche oggi, quando al 2′ Azzolin, su cross di Casiraghi, è intervenuto col braccio un po’ largo causando un calcio di rigore che ha consentito a Bertocchi di portare in vantaggio gli ospiti. Ma a scacciare qualsiasi paura ci ha pensato la squadra, cominciando a macinare gioco brillante, veloce e verticale e creando occasioni a grappoli. Per due volte Grasso ha sbagliato sottomisura, prima sbucciando di testa una palla da distanza ravvicinata, e poi mettendo alto dal limite dell’area piccola. Ma al 16′ le streghe sono scappate a gambe levate dal Mari, terrorizzate dalla cannonata in diagonale all’incrocio dello stesso Grasso: una perla rara che ha evidenziato tutto il talento della giovane punta lilla. Cinque minuti e ancora Grasso si è catapultato assieme a Bianchi su un cross dalla sinistra, insaccando il vantaggio. Al 30′ il formidabile tris, con un calcio di punizione a giro che ha ingannato il portiere Amadori, complice la barriera che si è ingenuamente aperta. Partita praticamente chiusa non solo per il risultato, ma anche per l’atteggiamento del Legnano, padrone del campo con continui fraseggi di prima e verticalizzazioni. Il Gaggiano si è fatto vedere con una pericolosissima occasione gettata al vento da Bertocchi, che ha messo fuori un gol fatto.
Nella ripresa i lilla hanno cominciato più compassati, gestendo tranquillamente il risultato. Un rilassamento che ha concesso a Bertocchi un’altra occasione d’oro, sventata da Anedda con un miracolo in uscita. Il brivido ha ridato la carica al Legnano: al 15′, su corner di Grasso, Bianchi (nella foto), svettando di testa, ha gonfiato il sacco. Su palle come questa, di testa Robocop è una sentenza. Una splendida girata di Myrteza e una nuova conclusione di Grasso hanno fatto da preparazione alla standing ovation che Tomasoni ha concesso al bomber, al 25′, sostituendolo con Crea. Il Mago ha firmato il poker con un diagonale preciso da posizione molto defilata. Da quella stessa posizione Panigada, entrato al 35′ al posto di Romano, ha sfiorato il palo e il sesto gol.
Grasso man of the match ovviamente, ma tutta la squadra si è espressa su alti livelli: le verticalizzazioni di prima di Provasio sono state illuminanti, così come il brio di Bonomi e la regia di Mavilla. Romano e Myrteza hanno dato l’anima per la squadra, mentre la difesa ha concesso tre occasioni più per rilassamento mentale dato dal vantaggio che per errori. Il Legnano ha giocato da squadra, la miglior ricetta per tacitare le polemiche e le tensioni di una settimana complicata.
“Stare fuori è stata dura – ha commentato lapidariamente Grasso – Per reagire così serviva carattere e io so di averlo”.
Quanto a Tomasoni, il mister non si è preso particolari meriti: “Sono qui per migliorare i giocatori, non per cambiarli. In cinque giorni non si possono insegnare e mettere in pratica chissà quali idee nuove. Il merito va quindi ai giocatori, che oggi hanno giocato da squadra mettendosi l’uno al servizio dell’altro”.

Legnano – Casale 3 a 2: Si va ai play out

LEGNANO: Houehou, Paroni, Balconi, Rovrena (58’ Tomei), Bolis (90’ Magistrelli), Cochis, Pelucchi, Provasio, Felipe, Perez (86’ Hazah), Laraia. All. Tomasoni.
CASALE: Carlucci, Labani (86’ Pallavidino), Zaia, Buonocunto (68’ Mazzucco), Cardini, Cintoi, Duguet, Danju, Principe (73’ Sinato), Garanelli, Pavesi. All. Rossi.
MARCATORI: 33’ Felipe, 58’ Principe (rig.), 65’ Felipe (rig.), 68’ Laraia, 86’ Cardini

E’ fatta! Il Legnano conquista i play out e il derby all’ultimo sangue, sportivamente parlando, contro la Bustese. I ragazzi di Tomasoni hanno completato con un altro gioiello la strepitosa collana di perle di questo finale di campionato: cinque vittorie e due pareggi nelle ultime sette partite. Al Mari è caduto anche il Casale, in modo totalmente indolore, visto che i piemontesi non avevano niente da chiedere alla classifica.
Tre squadre sono alle spalle: Pro Settimo e Pinerolo, retrocesse in Eccellenza, e Verbania, che andrà ai play out contro la Varesina. Questo il verdetto dell’ultima giornata.
La partita di chiusura al Mari è stata decisa ancora una volta dallo scatenato Felipe (doppietta e decimo gol in campionato, anzi in un solo girone) e da un inarrestabile Johnny Laraia. Con questi due assi al top della forma, la storica rimonta lilla manca ora solo del coronamento finale nello spareggio salvezza che si giocherà a Busto Garolfo domenica 21 maggio, con inizio alle 16. Una partita ad altissima tensione, difficilissima, contro una squadra in palla che avrà due risultati su tre. Ma nulla è vietato al Legnano in formato primaverile. E nessuna squadra del girone è nelle condizioni mentali e fisiche dei lilla.
Tomasoni ha schierato la difesa a quattro con l’inedita scelta di Cochis centrale (ottimo). Questa volta è partito dall’inizio Pelucchi, e il suo contributo dinamico si è fatto sentire. Bolis e Provasio, con Laraia laterale, hanno completato il centrocampo, con Felipe e Perez coppia d’attacco. La nota negativa della giornata è l’infortunio di Rovrena, sull’azione del rigore che ha provocato il rigore del pareggio. Il capitano era già in condizioni precarie per una botta precedente.
Il Legnano è passato in vantaggio con una volata solitaria di Felipe scattato da dietro la metà campo. La conclusione non ha lasciato scampo a Carlucci. Il bomber brasiliano aveva sfiorato il gol poco prima, dopo uno scambio splendido con Laraia a centro area.
A parte qualche leggera sbavatura (Pavesi ha sfiorato il pareggio con una conclusione a fil di palo), il Legnano ha amministrato senza sforzo il vantaggio.
Nella ripresa girandola di emozioni: il Casale ha pareggiato su rigore concesso per atterramento di Duguet da parte di Rovrena. Principe ha realizzato con un tiro imparabile che Houehou ha potuto solo intuire. L’attaccante nerostellato è stato beccato dai tifosi per alcuni atteggiamenti sopra le righe.

Il Legnano non si è scomposto e ha trovato il raddoppio, sempre su rigore: Laraia ha puntato Buonocunto in area saltandolo secco. Il difensore nerostellato cercando di intervenire lo ha steso nettamente. Del tiro, dopo un conciliabolo con Laraia, si è incaricato Felipe: rasoterra a fil di palo e gol, nonostante il tuffo di Carlucci.
Due minuti e Laraia si è trovato di nuovo nelle condizioni per lui ideali. Azione inarrestabile e alla fine un uomo solo tra lui e la porta. Il folletto lilla ha ripetuto il movimento del rigore mandando al bar il difensore e insaccando a due passi da Carlucci.
Tutto finito? No. Questo Legnano è capace di miracoli, ma non riesce a non far soffrire i tifosi fino all’ultimo. Anche se poco si può dire sull’eurogol di Cardini: una spaccata alta alla Crujff con colpo di tacco e pallonetto su Houehou. Davanti a certe prodezze non si recrimina, si applaude. Uno dei più bei gol di tutto il campionato.
Il fischio finale ha fatto esplodere il Mari, anche se a pochi minuti dalla fine si è registrata la risibile espulsione comminata dall’arbitro Castorina a Tomasoni.

Tommasoni“Siamo entrati in campo con troppa tensione per l’importanza della posta”

 

– ha commentato il mister lilla – ma ancora una volta abbiamo meritato perché abbiamo creato più degli altri. Abbiamo anche concesso qualcosa, ma abbiamo fatto di più. Il Casale non si è certo scansato, ha anche segnato un gol sensazionale: fisicamente erano superiori, dovevamo puntare su altre armi e lo abbiamo fatto.

Siamo meritatamente ai play off e si tratta di un piccolo miracolo. All’inizio perdavamo, ma il lavoro ha dato poi i suoi frutti, anche perché la società ci è stata sempre vicina”.
Vittoria di squadra, con quattro uomini su tutti: Felipe, Laraia, Provasio e Pelucchi.

Legnano

Legnano – Casale: Presentazione della partita

Casale_1914Al Giovanni Mari vanno in scena il passato e il futuro, la storia e le speranze. Legnano-Casale è una classicissima del calcio italiano. I lilla e i nerostellati sono due squadre gloriose della fase pionieristica del nostro football. I piemontesi vantano addirittura uno scudetto (1913-14), traguardo che il Legnano avvicinò nel campionato 1920-21. In quei primi decenni del calcio italiano le due compagini hanno collezionato numerosissimi campionati di serie A, palcoscenico che i lilla lasciarono per l’ultima volta nel 1954, e il Casale vent’anni prima. Poi, per entrambe, un interminabile percorso in serie C, intercalato a volte da discese in quarta categoria fino al dramma sportivo del fallimento.
Dalle ceneri queste due nobili casacche sono comunque risorte. E chi ama il calcio e ne coltiva la cultura, non può che gioire nel vedere in campo due piazze così importanti del nostro calcio. Domenica, però, la storia non avrà peso: le due squadre si affrontano per il futuro, anche se con stati d’animo e situazioni diverse. Il Casale, da tempo, non ha nulla da chiedere alla classifica. Ha finito tranquillamente il suo campionato, continuando però a lottare con impegno, come dimostra la vittoria dell’ultimo turno contro la Pro Sesto. Il più grave errore sarebbe aspettarsi un atteggiamento vacanziero dei piemontesi.
Per il Legnano è invece la partita della vita, o quasi.
La squadra ci arriva con il morale e la convinzione a mille, per coronare una rimonta miracolosa che racconta tutta la bellezza del calcio, splendida metafora della vita: da mesi la squadra sembrava condannata e si pensava solo alle sorti societarie future per risalire dall’Eccellenza. Invece no: le abilissime manovre dirigenziali del presidente Gigi Cappelletti, con l’accordo e le idee del futuro presidente Giovanni Munafò, e la nuova guida tecnica di mister Paolo Tomasoni, hanno confezionato una remuntada che aspetta il sigillo finale, ma che è già un’eroica impresa. Il merito principale, ovviamente, va ai calciatori, capaci di rovesciare l’impossibile.

A 90 minuti dal termine il Legnano è rientrato dopo mesi in zona play out. Domenica, in caso di vittoria, i play out saranno sicuri, e molto probabilmente non da terzultimi, ma da una posizione molto più vantaggiosa. Il pareggio e la sconfitta potrebbero anche non negare questo traguardo, ma guai a chi ci pensa:

“Non voglio che i giocatori e i miei collaboratori in panchina si preoccupino di ciò che succede sugli altri campi”

– afferma Tomasoni – “I risultati degli altri non ci devono interessare, il traguardo dobbiamo raggiungerlo da soli. Deve esistere una sola partita, la nostra. Dopo il fischio finale ci informeremo”.

Tomasoni sarà costretto a fare a meno di Roberto Mele, ammonito a Bra e squalificato. Assenza pesante, ma non mancano le soluzioni. E non è escluso che il mister stupisca con le sue scelte: l’alternativa logica è Tomei, quella sorprendente Cochis, di cui sono ben note le qualità da laterale. “Deciderà quello che vedrò in allenamento da qui a sabato. Tomei è la riserva naturale, Cochis l’ho provato da centrale e continuerò in queste ultime sedute a vedere le risposte dei due ragazzi”.
Certezze quasi assolute sul resto della compagine: Houehou in porta, Paroni a destra e Balconi a sinistra (questa è l’invenzione tattica che ha contrassegnato la gestione Tomasoni). Rovrena sarà l’altro centrale difensivo (ottima la prestazione del capitano a Bra). A centrocampo Provasio e Bolis (“domenica hanno fatto la differenza” è il commento del mister), Laraia e Hazah esterni di centrocampo, Felipe e Perez punte. Se non arriveranno sorprese dell’ultima ora dagli allenamenti, il Legnano si schiererà così. Sale alto l’appello ai tifosi per riempire il Mari. L’entusiasmo ritrovato è dimostrato dalla nascita di una nuovo sodalizio di sostenitori del Legnano: il Lilla Club Fedelissimi. Una novità da salutare con gratitudine e grande piacere. La loro presenza in tribuna al Mari domenica si farà notare.

E la società, lo ricordiamo, ha deciso di offrire l’ingresso gratuito a chiunque si presenti con un gadget lilla.

Tutti abbiamo un solo obiettivo: la vittoria e la salvezza. Forza lilla!