CARAVAGGIO-LEGNANO 0-2 (0-2)
CARAVAGGIO: Rubbi, Ippolito (1’ st Beu), Concina, Zanola, Gritti, De Bode (35’ st Pirovano), Lamesta (23’ st Viola), Messaggi (6’ st Marchiondelli), Grandi (12’ st Comelli), Santonocito, Granillo. All. Bolis.
LEGNANO: Bizzi, Montenegro (26’ st D’Aversa), Foglio, Ticozzi, Ortolani, Miculi, Pennati (31’ st Rinaldi), Alvitrez (35’ st Tindo), Pavesi (23’ st Gobbi), Cocuzza (41’ st Borghi), Gasparri. All. Manzo.
RETI: 3’ pt Foglio, 27’ pt Cocuzza.
Sboccia il Legnano di mister Manzo. Eccola, dopo essere stata protagonista in agosto, palesarsi anche in campionato. Non per magia ma per costruzione, come ha sottolineato il tecnico. Un primo tempo da squadra che sa perfettamente quello che vuole e come ottenerlo, e un secondo di tranquilla gestione, fruttano la prima, limpidissima vittoria.
Senza centrali difensivi titolari, Manzo ha schierato il duo Miculi-Ortolani. Fantastica la prestazione di Armando, senza la minima smagliatura quella di Federico. In difesa sappiamo di avere tutte le alternative che servono. Salvo un tiro parato da Bizzi e un paio di conclusioni da fuori nel periodo di massimo rilassamento nel finale, il Caravaggio non si è mai fatto pericoloso e il risultato non è mai stato minimamente a rischio.
Ma è il primo tempo quello che è una gioia raccontare. Scambi di prima in velocità, geometrie assimilate tanto da diventare spontanee, automatiche. I due gol ne sono la materializzazione. Sul primo, Alvitrez ha lanciato Foglio con un no look da 30 metri: il capitano si è trovato una palla d’oro al di là della barriera difensiva, ha controllato e ha concluso dalla sua posizione ideale.
Ricozzi ci ha provato al 10’ da fuori, sparando di poco a lato; al 17’ è stata la volta di uno scintillante Alvitrez: conclusione parata dopo un’azione tutta di prima. Il capolavoro è stato il raddoppio: praticamente un coast to coast fatto di tocchi di prima che ha coinvolto tutto il settore centrosinistro lilla, con colpo di tacco finale a smarcare Cocuzza, che ha infilato Rubbi con un rasoterra imparabile sul palo lungo. Da applausi.
Due muniti dopo lo stesso Cocuzza ha sfiorato il gol da antologia: lanciato in contropiede, ha visto Rubbi fuori dai pali e ha sparato una parabola da 40 metri su cui il portiere di casa ha dovuto rispondere con una prodezza. Legnano padrone del campo, con il miglior Foglio da un anno a questa parte e un Alvitrez che fa sognare i tifosi per la sua visione di gioco, le idee in velocità, il senso della posizione e, dote fondamentale, la concretezza.
Nella ripresa la squadra ha gestito, si è abbassata magari anche un po’ troppo, ma non è mai andata in affanno, sfiorando anzi il 3-0 in più occasioni. Clamorosa quella sbagliata da Gasparri al 6’, a conclusione di una ripartenza sanguinosa in cui Pavesi ha messo il compagno di reparto solo davanti a Rubbi. Potendo fare ciò che voleva, Gasparri ha finito col fare la cosa sbagliata, calciando alto. Fantastica la bomba da 30 metri di Foglio alla mezz’ora: boato di approvazione del pubblico, la traversa trema ancora adesso.
Al 41’ della ripresa l’unico tiro nello specchio del Caravaggio: autore Santonocito. Bizzi si è fatto trovare pronto. Sul corner Zanola, lasciato troppo solo, ha concluso fuori di poco. Una fase di eccessivo, ma comprensibile, rilassamento del Legnano. Borghi al 50’ ha poi di nuovo sfiorato il 3-0.
E’ facile commentare una partita di questo tipo, dove per tre quarti del tempo c’è stata una sola squadra in campo. Il divario tecnico è apparso netto, ma non si può non sottolineare il merito di alcuni singoli. L’intera difesa innanzitutto: Montenegro e Ortolani sono due garanzie, Foglio è stato il Freccia Lilla dei tempi d’oro e Miculi ha offerto la sua miglior prestazione di sempre. Emblema della sua conduzione di gara la chiusura su Grandi a inizio ripresa: se avesse sbagliato di un centesimo di secondo l’anticipo, l’ex lilla avrebbe facilmente concluso per il 2-1, che avrebbe riaperto pericolosamente una partita fin lì senza storia. Ma è stata solo la punta dell’iceberg di una gara perfetta. Se Armando ha addosso gli occhi di frotte di osservatori, ieri ha dimostrato perché.
Alvitrez ha dato un’idea di cosa potrebbe essere il centrocampo lilla quando anche Perez recupererà. In attacco Pavesi dinamico e propositivo, Cocuzza ancora decisivo, mentre è stato meno brillante del solito Gasparri. Poco male, domenica c’è l’Inveruno e state certi che lo rivedremo al top.
Attenti alla squadra di Andreoletti, un diesel che parte piano in campionato e poi esce in modo imperioso. E’ già una partita in cui ci si gioca tanto.
Intanto ci godiamo la festa dei ragazzi sotto la curva (nella foto dei Fedelissimi Lilla) in cui mister Manzo ha dimostrato la sua empatia coi ragazzi della Nord.